(9Colonne) – Roma, 27 mar – “Ritengo che la legge sull’usura vada rivista perché la sua applicazione ha creato parecchi problemi”. Lo afferma Guido Calvi, noto avvocato e senatore dell’Unione, commentando il suggerimento emerso nella relazione della Banca d’Italia fatta oggi in Commissione Giustizia del Senato dal vice direttore generale Carosi. “I processi per usura oggi sono un’infinità – spiega Calvi – di fatto la magistratura non è più impegnata a combattere il sistema usuraio ma quello bancario”. “Si sono avviati infatti molti processi contro le banche per i massimi scoperti nei conti correnti che in base all’attuale legge sono equiparati all’usura perché nel calcolo oggi rientrano anche le spese bancarie”. La legge deve quindi essere rivista stabilendo un meccanismo di calcolo diverso. “Non credo che la soglia vada aumentata. Va ridiscusso certamente il criterio di calcolo – sottolinea Calvi – prevedendo l’esclusione delle spese bancarie. Nel rivedere le regole però si deve tenere presente che queste non debbono per nessun motivo penalizzare le fasce più deboli della società”. Si tratterebbe quindi non di rivedere al rialzo la soglia dei tassi ma di stabilire nuovi meccanismi di calcolo. Il senatore Calvi non esclude inoltre che si possa prevedere l’obbligo per gli Istituti bancari di destinare una percentuale anche minima da destinare alle operazioni a rischio. “Senza però esporre le banche ai rischi che corrono ora, altrimenti rimetteremmo in mano ai magistrati la politica creditizia del nostro Paese”.