Economia

Calma piatta a Piazza Affari dopo temporale di ieri

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(Teleborsa) – Statica in avvio la borsa milanese, che sembra voler riflettere sul da farsi dopo il temporale estivo di ieri che ha travolto tutti i mercati finanziari mondiali, scossi dai timori di un rallentamento dell’economia globale nel 2° semestre dell’anno. Oggi si attende il verdetto della Bce, che nel suo bollettino mensile darà una panoramica sullo stato di salute dell’economia di eurolandia, dopo la revisione al ribasso delle stime di crescita fornite ieri dalla Boe per la Gran Bretagna. Prosegue senza soste la ripresa della moneta americana nei confronti delle principali divise internazionali, eccezion fatta per lo yen. L’avversione al rischio sui timori di un rallentamento dell’economia mondiale nel 2° semestre dell’anno sta allontanando gli investitori dalle valute più rischiose, avvicinandole sempre più a yen e franco svizzero. Il mercato vende euro, portando il cross eur/usd sotto quota 1,29 mentre il cambio usd/yen scivola sui minimi da quindici anni a 85,33. In rimonta il franco svizzero con il cross usd/chf a 1,057. Tra i dati macro in calendario oggi ci sono in Italia i prezzi al consumo di luglio e il commercio estero di giugno, nella zona euro la produzione industriale di giugno e in Usa le richieste sussidi disoccupazione settimanali e i prezzi import/export di luglio. In ribasso il prezzo del petrolio a 77,8 dollari al barile dopo i dati sulle scorte di greggio USA di ieri e nonostante l’Agenzia internazionale per l’Energia (AIE) abbia rivisto al rialzo le stime di crescita della domanda globale per il 2010 e 2011 sulla ripresa economica in atto, manifestando però preoccupazioni per la possibilità di un rallentamento a partire dalla seconda metà dell’anno. L’indice FTSE IT All-Share avvia gli scambi con un timido rialzo dello 0,04% a 21075,33 e il FTSE MIB con un progresso dello 0,08% a quota 20595,36. Pochi titoli in rosso sul paniere principale. Fonsai e Buzzi perdono quota, sul downgrade rispettivamente di Goldman e Ubs. Limature per Azimut, dopo il tonfo della vigilia. Fiat a marce basse, dopo aver annunciato che presenterà ricorso contro la decisione di un giudice di reintegrare tre operai di Melfi licenziati dalla società. Storna Servizi Italia, dopo l’exploit di ieri sui conti semestrali.