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CALENDARIO MACRO ULTRA-INTENSO

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(WSI) –
Negli Usa molto atteso il dato finale sul costo del lavoro del secondo trimestre, che in prima rilevazione aveva segnalato pressioni salariali. In serata il Beige Book fornirà indicazioni generali sull’economia Usa.

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Tassi di Interesse: in area euro tassi di mercato in rialzo su tutta la curva, dopo la revisione al rialzo delle stime di crescita per l’intera area euro da parte dell’Ocse ed un Pmi servizi che, malgrado in rallentamento, segnala la continuazione della crescita del settore. Rimane pressoché stabile lo spread sul tratto 2-10. Oggi gli operatori saranno focalizzati sui dati statunitensi e sulla pubblicazione del Beige Book. Negli Usa tassi di mercato in rialzo dopo il rientro della pausa estiva, soprattutto sulla parte a lungo termine con pendenza 2-10 anni praticamente azzerata.

Il calendario macro oggi ritorna ad essere piuttosto denso e nell’attesa potrebbero continuare le vendite sul mercato obbligazionario, soprattutto in vista del temibile dato sul costo del lavoro unitario. Nel corso del mese ed in vista del dato sui prezzi al consumo del 15 settembre p.v., la fase di ritracciamento dei bond potrebbe continuare. Nel breve il livello di resistenza sul decennale è posto a quota 4,80%.

Valute: Dollaro in lieve apprezzamento verso Euro. I dati sul costo del lavoro unitario potrebbero supportare ancora il Dollaro nel breve. Ribadiamo l’obiettivo a quota 1,27 nelle prossime giornate. Intanto in assenza di dati macro in Giappone, sono arrivate prese di profitto sullo Yen dopo le recenti sessioni di apprezzamento. Contro Euro il primo livello di supporto è collocato intorno a 148,26, mentre contro Dollaro a 115,58.

Materie Prime: apertura dei mercati statunitensi in calo per il prezzo del greggio Wti. Il calo è ancora trainato dalle speranze del raggiungimento di un accordo con l’Iran sul nucleare. A tale proposito, è attesa per domani la riunione dei cinque membri Onu più la Germania che dovranno decidere se imporre sanzioni o continuare con le trattative. La ricomposizione delle scorte di rame da parte delle società cinesi ha determinato ieri un rialzo delle quotazioni del 5%.

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