Napoli – Calcio e camorra: nel mirino della Direzione distrettuale antimafia di Napoli ci sono 150 partite di campionati minori ma anche di serie A. Si indaga sui flussi di scommesse relativi agli incontri calcistici. L’elenco dei match è stato fatto visionare agli esperti dell’Agenzia dei Monopoli che hanno definito “anomale” le puntate. All’attenzione degli inquirenti ci sono soprattutto le giocate sui circuiti on-line.
Gli otto fermi eseguiti all’alba dai carabinieri su disposizione della Dda e della procura di Torre Annunziata costituiscono un’ulteriore svolta di un’indagine avviata oltre un anno fa che ha portato gli investigatori ad estendere gli accertamenti anche all’estero, in particolare in Spagna, Germania e Sudamerica. Sono infatti in corso rogatorie internazionali con paesi stranieri.
L’ipotesi investigativa è che la camorra, e in particolare i clan D’Alessandro e Di Martino, utilizzi il canale delle scommesse per riciclare denaro sporco, condizionando il comportamento di alcune tifoserie e in alcuni casi anche il risultato delle partite.
La procura di Napoli indaga su un flusso anomalo di scommesse che riguarda almeno 150 partite tra serie A, B e campionati minori. Il procuratore aggiunto Rosario Cantelmo, con un pool di magistrati, indaga sui rapporti tra pallone e camorra.
“Dalla Figc ci sono scambi costanti di informazioni su tutte le partite sospette, cosi’ come analizziamo i dati che ci arrivano costantemente dall’agenzia dei monopoli di Stato – ha spiegato Cantelmo -. Abbiamo gia’ convocato alcuni dirigenti della societa’ coinvolte e chiesto spiegazioni”. Alcuni di questi accertamenti, spiegano dalla procura, riguardano anche partite giocate in Spagna e Sud America e sono gia’ pronte richieste di rogatorie internazionali.