Economia

Cala un sipario rosso su Piazza Affari

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(Teleborsa) – Seduta negativa per la borsa milanese, che si conferma in coda all’Europa anche considerando gli indici a netto del peso per lo stacco della cedola dei dividendi (questa operazione incide del 2% circa). Fa peggio di Piazza Affari solo Madrid, con una discesa di oltre l’1%. A catturare l’attenzione degli investitori sono stati oggi i piani di austerity di Germania e Gran Bretagna, dopo quelli di Grecia, Portogallo e Spagna. In Italia, la Manovra aggiuntiva è ormai vicina al traguardo ed andrà a colpire l’evasione fiscale come gli stipendi pubblici. Si conferma fiacco l’euro a 1,2388 dollari mentre il prezzo del petrolio a New York staziona sopra i 70 dollari al barile. A Milano l’indice FTSE All Share mostra in chiusura un calo del 2,43% a 19.614 punti mentre il FTSE MIB arretra del 2,59% a 19.030. Il future sul Fib si ferma a 19.080 dopo aver toccato un minimo intraday a 18.895 punti. In perdita le banche, dopo la decisione nel fine settimana della Banca Centrale spagnola di correre in aiuto di CajaSur, una banca regionale abbastanza importante (ma non quotata) in forti difficoltà economiche. Sa segnalare poi il rapporto dell’ABI diffuso oggi, che ha confermato gli impatti della crisi nel 2009, anticipando un 2010 non facile per il settore. Scivolano soprattutto Ubi Banca ed il Banco Popolare. Sofferenti Lottomatica e Pirelli, con decrementi pari al 2%. In lettera Impregilo sulle incertezze per la ricerca di un nuovo investitore, come ha auspicato l’azionista Gilberto Benetton in una intervista sul Corriere della Sera. Retrocedono gli assicurativi, con Unipol che aveva fatto meglio in avvio in scia alla fiducia espressa dal numero uno Carlo Cimbri sull’aumento di capitale. Pesante Generali, a dispetto degli acquisti di azioni effettuati di recente da Vincent Bollorè, come confermato da una comunicazione di internal dealing stamattina. Richieste Ansaldo ed Enel, con progressi superiori all’1%. Freccia verde per Prysmian, dopo il balzo di stamane sulle speculazioni relative ad un possibile movimento nell’azionariato, ma anche sulla scia degli sviluppi del business anticipati dal numero uno della società in una intervista. Si rafforza Telecom Italia , che non sembra affatto risentire del taglio del giudizio di Goldman Sachs a “neutral” da “buy”. Sull’ottovolante TI Media nel giorno dell’avvio dell’aumento di capitale. Sul completo effervescente MolMed dopo aver ricevuto l’approvazione da parte dell’authority americana per la sperimentazione del NGR-hTNF in USA. In gran spolvero TerniEnergia che ha acquistato cinque impianti fotovoltaici in Molise e Basilicata. In profondo rosso Cell Therapeutics, con una debacle di oltre il 18%. La società biotech, quotata anche al Nasdaq, ha annunciato oggi di aver concluso un accordo di vendita di 21 milioni di dollari di azioni privilegiate di serie 5 nel quadro di una offerta nominativa estesa a tre investitori istituzionali. Si tratta di una diluizione di capitale che allunga l’agonia di questa azienda. Sospesa per l’intera seduta Mediterranea delle Acque in attesa di un comunicato.