(Teleborsa) – Buzzi Unicem informa con una nota che in data odierna la controllata RC Lonestar Inc. ha preso la decisione di svalutare il valore contabile degli immobili, impianti e macchinari situati presso lo stabilimento di Oglesby (Illinois), destinati alla produzione di clinker e cemento. L’attività della fabbrica, avente una capacità produttiva di circa 0,7 milioni di tonnellate di cemento, era già stata temporaneamente sospesa dal 1 dicembre 2008, con la prospettiva di riavviare la produzione entro un termine breve. Dall’interruzione produttiva ad oggi il mercato del cemento nella regione del Midwest non ha evidenziato segnali di ripresa e pertanto la società ritiene che lo stabilimento di Oglesby resterà inattivo per diversi anni, a tempo indeterminato. Tale situazione indica che i cespiti riferiti alla produzione hanno subito una riduzione durevole di valore. Peraltro lo stabilimento continuerà a funzionare come terminale di distribuzione ed il mercato sarà servito ottimizzando l’utilizzo delle nostre fabbriche in Indiana (Greencastle) e Missouri (Selma, Cape Girardeau), restando immutati la capacità di soddisfare la clientela ed i ricavi dell’attività ordinaria. Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi Unicem SpA, riunitosi in data odierna, ha condiviso la necessità di procedere alla svalutazione. L’effetto della stessa, a livello consolidato, è stimabile in circa 99,6 milioni di euro sull’utile dell’esercizio e circa 101,6 milioni di euro(2) sul patrimonio netto. La svalutazione rappresenta un costo senza manifestazione monetaria, che non comporta alcuna modifica al flusso di cassa operativo atteso per l’esercizio 2010 ed alla posizione finanziaria netta del gruppo. Si informa che Buzzi Unicem ha ricevuto una comunicazione della Commissione Europea nella quale si rende noto l’avvio di un procedimento volto ad accertare l’eventuale infrazione dell’art. 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e dell’art. 53 dell’Accordo sullo Spazio Economico Europeo. Buzzi Unicem SpA e le sue controllate che operano nell’Unione Europea rientrano nel novero delle imprese nei confronti delle quali il procedimento è stato aperto. In particolare, la Commissione Europea intende effettuare indagini al fine di verificare la possibile esistenza di restrizioni dei flussi commerciali tra vari Stati dello Spazio economico Europeo (SEE) e verso lo SEE, di ripartizione dei mercati, di coordinamento dei prezzi e di altre pratiche potenzialmente anticompetitive nel mercato del cemento e dei prodotti ad esso correlati. L’avvio del procedimento costituisce l’inizio di una fase nella quale Buzzi Unicem potrà esporre in contraddittorio con la Commissione le proprie ragioni difensive; esso ha carattere preliminare anche per la Commissione e dunque non implica che la Commissione disponga di prove concludenti sulla esistenza di infrazioni. Buzzi Unicem, per quanto a sua conoscenza, non ritiene sussistano elementi tali da configurare ipotesi di infrazione alle normative sulla concorrenza.