(Teleborsa) – Mutano le sorti di Buzzi Unicem nel primo pomeriggio, dopo la pubblicazione di risultati un po’ deludenti ed un outlook non confortante. Il titolo, che aveva resistito in positivo per buona parte della mattinata è crollato sui minimi odierni a 8,07 euro per azione, segnando un ribasso del 4,38%. Buzzi si classifica ora il peggior titolo del paniere principale, portandosi sui minimi dell’ultimo mese. La società ha chiuso i primi nove mesi con un fatturato in calo del 3,7% ed un utile in contrazione d3el 43,7% a 80,2 milioni di euro. Delude anche l’outlook, che vede risultati 2010 inferiori a quanto indicato in precedenza. La performance negativa di Buzzi contagia tutto il settore cementiero, dove Cementir segna una discesa del 4,76%, mentre Italcementi estende il calo al 2,44%.
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Le banche europee sono sulla strada per registrare una crescita zero dei prestiti per mutui ipotecari quest’anno a causa degli alti tassi di interesse, ma si prevede una ripresa già a partire dal 2025. Mai un dato era stato così negativo da dieci anni (+ 0,2% nel 2014).
Le diseguaglianze tra Nord e Sud passano anche attraverso gli stipendi. La conferma arriva dall’ultima analisi dalla CGIA Mestre che, sulla base dei dati Istat e Inps, ha evidenziato nei salari annuali un gap medio del 35%.
Nell’accordo di rinnovo siglato a luglio, è stato definito un incremento economico in busta paga di 435 euro medi mensili, con il primo versamento di 300 euro a decorrere da settembre.