New York – Chiusura di seduta in buon rialzo per la borsa americana. A una sola giornata dal termine del primo quarto dell’anno, i guadagni dei listini sono pari al 5%. Si profila la migliore performance nel primo trimestre dal 1998. L’indice allargato ha fatto segnare un +0,67% in area 1.328,26, il Dow +0,56% a quota 12.350,61 e il Nasdaq +0,72% a 2.776,79.
La solidita’ di inizio mattina e’ stata confermata dopo che gli investitori hanno avuto tempo di digerire i dati sul lavoro pubblicati prima del suono della campanella. Le aziende continuano ad assumere con una certa costanza, anche se il report dall’ADP ha leggermente deluso le aspettative in marzo, mentre nello stesso mese in Usa i licenziamenti sono calati del 18% mese su mese e del 28,6% rispetto all’analogo periodo del 2010. Il rapporto governativo ufficiale del lavoro verra’ pubblicato venerdi’, dopo che giovedi’ si conosceranno le consuete cifre settimanali sulle richieste di indennita’ di disoccupazione.
L’attesa per le nuove cifre mensili sul lavoro, unita a una tendenza degli investitori a ribilanciare i propri portafogli e ad avviare operazioni di window dressing in vista della conclusione del trimestre, hanno tenuto i volumi degli scambi su livelli contenuti nelle ultime sedute.
Tra i singoli titoli fari puntati su Family Dollar e Cephalon, anche se per motivi diversi. La prima, catena di discount, ha riportato conti positivi, mentre la seconda ha ricevuto un’offerta da Valeant Pharmaceuticals International, che e’ pronta a mettere sul piatto $73 per azione in un’operazione da $5,7 miliardi. Si tratta solo dell’ultimo di una serie di affari societari che in settimana hanno tenuto alto il morale dei trader.
Alle 14.15 italiane sono state annunciate le cifre relative all’andamento dell’occupazione nel settore privato, in una settimana che dira’ molto sullo stato di salute del mercato del lavoro. Dai dati che il Dipartimento del Lavoro annuncera’ tra due giorni (report occupazionale governativo) gli analisti scommettono su un rialzo di 185 mila posti nel settore non agricolo e un tasso di disoccupazione all’8,9%.
I mercati sembrano intenzionati a continuare a fare passi in avanti importanti e i rialzi di oggi sono in sintonia con quanto visto sui mercati asiatici, i quali stanno lentamente cercando di recuperare il terreno perso durante la crisi giapponese. Gli investitori continuano a snobbare i tanti problemi in ambito geopolitico e l’incertezza per il futuro della ripresa, con gli ultimi dati macro che in un altro contesto avrebbero depresso i listini. La fiducia dei consumatori e i prezzi delle case martedi’ sono stati tutt’altro che soddisfacenti.
Intanto il dollaro ha guadagnato terreno contro le sei principali valute rivali, aiutato dall’idea che le misure straordinarie di allentamento monetario si concluderanno definitivamente a giugno. Ieri Richard Fischer, presidente della Fed di Dallas, ha annunciato che voterebbe contro l’eventuale proposta di varare un nuovo round di quantitative easing (le misure straordinarie di allentamento monetario che prevedono l’acquisto di Treasuries a lunga scadenza). La seconda tornata terminera’ a giugno.
Sugli altri mercati, i contratti del petrolio con scadenza maggio del greggio sono arretrati di $0,52 a $104,27 il barile. L’oro ha invece interotto con successo la striscia negativa di quattro sedute. I contratti con scadenza maggio sono cresciuti di $8 a quota $1.424,2 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro cede terreno sul dollaro (-0,24%) in area $1,4080. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,48%, in calo di un punto base rispetto a ieri.