Chiusura positiva alla borsa di New York. A guidare i rialzi e’ stato l’indice industriale Dow Jones, avanzato dell’1% a 13424 (ai massimi intraday il rialzo era stato di 170 punti), l’S&P500 ha guadagnato lo 0.84% a 1483, il Nasdaq lo 0.35% a 2601. Positivo il contributo del dato macro, incoraggianti i commenti degli analisti sulle blue chip, rassicurante il mega-finanziamento ($12 miliardi) ottenuto da Countrywide Financial (CFC) recentemente finita nel ciclone della crisi legata ai mutui subprime.
Il mix di notizie ha permesso ai listini di spingersi al rialzo nonostante in molti avessero pronosticato un atteggiamento di cautela fino agli inizi della prossima settimana, quando verra’ comunicata la decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse.
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Nella giornata odierna spunti positivi sono emersi dal comparto societario. General Motors (GM) e’schizzata +10% dopo che ha Citigroup ha annunciato l’avvio della copertura analitica con un rating buy e un target price di $41; la farmaceutica Merck (MRK) guadagna per i giudizi favorevoli di Bank of America, McDonald’s (MCD) e Microsoft (MSFT) sono avanzate grazie all’annuncio dell’aumento dei dividendi.
Tra i motivi dell’ottimismo anche un finanziamento di $12 miliardi per Countrywide Financial, il colosso dei mutui subprime, si tratta di fatto di un vero e proprio salvataggio che allenta le tensioni sul mercato del credito.
Bene anche i dati giunti dal fronte economico. Nella settimana conclusasi l’8 settembre le nuove richieste per sussidi
di disoccupazione sono cresciute di appena 4 mila unita’ attestandosi ad un livello inferiore rispetto a quello stimato dagli analisti.
Il fatto ha mitigato le preoccupazioni createsi sul comparto dopo la pubblicazione del rapporto occupazionale di agosto che fece registrare la perdita di 4 mila posti di lavoro. L’orribile dato comunicato alcuni giorni fa potrebbe essere stato provocato dunque da un trend in calo delle assunzioni piu’ che da un atteggiamento aggressivo sui licenziamenti.
Sul fronte energetico, nuovo record del petrolio che ha chiuso per la prima volta sopra gli $80. I futures con consegna ottobre sono avanzati di 18 centesimi a $80.09. Oltre al forte calo di scorte a spingere le quotazioni del greggio e’ stata anche la chiusura di molte raffinerie situate nell’area del Texas a causa dei danni provocati dal passaggio dell’uragano Humberto.
Sul valutario, euro sempre sui massimi ma in calo rispetto al record segnato ieri nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due monete e’ di 1.3882. In flessione l’oro: i futures con consegna dicembre hanno chiuso a quota $717.90 all’oncia, in ribasso di $2.80. In calo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ schizzato al 4.4820%.