MILANO – Come previsto la borsa di Tokio è stata pesantemente colpita dai timori delle conseguenze per il disastroso terremoto e lo tsunami che si sono abbattuti sul paese nipponico e che hanno causato migliaia di morti, con volumi di scambi record: l’indice Nikkei225 ha perso il 6,18% a 9.620,49 pts. Particolarmente tartassati i titoli manifatturieri su cui pesa l’incertezza dei tempi di ripresa del lavoro nelle fabbriche devastate e prive di alimentazione elettrica. Anche la Bank of Japan è intervenuta a sostegno dell’economia iniettando liquidità.
L’istituto centrale ha deciso di allentare la sua politica monetaria e, con 8 voti contro 1, di espandere un fondo per l’acquisto di asset al fine di prevenire il peggioramento della fiducia e l’avversione al rischio. Il governo potrebbe varare misure di bilancio d’emergenza per gestire le conseguenze del terremoto, in particolare per evitare che la chiusura di porti, aeroporti, vie di comunicazione, fabbriche e infrastrutture energetiche possa compromettere la già fragile ripresa del paese.
Sempre in Giappone, pubblicati stamane alcuni dati macro: la produzione industriale di gennaio è stata rivista al ribasso a +1,3% dal preliminare +2,4%, mentre l’utilizzo della capacità ha visto un rialzo congiunturale di +3,6%. L’indice di fiducia relativo a febbraio peggiora a 40,6 pts dai 41,1 di gennaio.
VALUTE E COMMODITIES
Sul mercato dei cambi, in una seduta caratterizzata da scambi piuttosto volatili, lo yen appare in lieve risalita con l’attenzione dei mercati concentrata sulle azioni di banca centrale e governo giapponesi per contenere gli effetti del disastro che ha colpito il paese. Nella notte il dollaro si era spinto fino a 82,43 yen, con un rialzo di oltre il 2% dai i minimi di seduta toccati in precedenza a 80,60 dollari. Il cross è stato sostenuto dalle azioni della banca del Giappone mirate a placare la tensione sui mercati finanziari. In rafforzamento l’euro, balzato questa mattina a 1,3970 sul dollaro.
Sul fronte delle commodities, il prezzo del greggio è sceso sulle piazze asiatiche sui timori relativi all’economia giapponese, ma il prezzo del gas è salito di circa l’1% sulle attese che il paese sarà costretto a rivolgersi ai combustibili fossili per compensare la perdita di energia nucleare.
OBBLIGAZIONI E MONETARIO
Il futures sul Bund appare in relativo rialzo in apertura, con la corsa ai titoli rifugio innescata dal disastro giapponese, mentre l’accordo raggiunto dai leader della Zona Euro dà un certo sostegno anche alle periferie. Venerdì è stato infatti deciso di incrementare a EUR440,0 mld la capacità di credito effettiva dell’Efsf, di ridurre il costo dei prestiti e di abbassare i tassi d’interesse sui fondi alla Grecia.
BORSE EUROPEE
Avvio di ottava in lieve flessione per le borse europee, che dovrebbero estendere la tendenza negativa della scorsa settimana sulle preoccupazioni per il Giappone dopo il violento terremoto e lo tsunami che venerdì hanno scosso il paese.
Venerdì i listini del Vecchio Continente hanno terminato le contrattazioni ai livelli di chiusura più bassi degli ultimi due mesi, con i titoli assicurativi particolarmente colpiti dai potenziali danni del sisma giapponese.
A Bruxelles si tiene oggi la riunione dei ministri finanziari della Zona Euro (segue, domani, l’Ecofin). In agenda ancora il tema della riforma del meccanismo di stabilità finanziaria europea, dopo che il vertice dei capi di governo di venerdì non ha sostanzialmente raggiunto alcun accordo definitivo sul pacchetto di riforme e misure in discussione.
Venerdì è emerso un invito generico a Grecia, Portogallo e Irlanda ad impegnarsi maggiormente nel raggiungimento dei loro obiettivi di risanamento fiscale. Lo stallo del processo di riforma finanziaria in Europa è stato tra gli elementi che la settimana scorsa hanno contribuito al riemergere di forti tensioni sul debito periferico, ma anche sull’euro.
PIAZZA AFFARI
Piazza Affari ha aperto in lieve calo stamane, con l’indice FTSE/MIB in zona 21.830 pts. Attenzione rivolta oggi ai titoli Premafin, Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni dopo che Premafin e Groupama hanno formalizzato la fine del patto che avrebbe dovuto portare la compagnia francese ad entrare nel capitale della holding.
Secondo Il Sole 24 Ore di domenica, Premafin e FonSai non possono rinviare oltre giugno gli aumenti di capitale previsti perché sono al limite delle soglie critiche del margine di solvibilità. Focus anche su Montepaschi: il Corriere della Sera di sabato riporta che il mercato continua a scommettere su un aumento di capitale, anche per rimborsare i Tremonti bond e pagare un dividendo, e ipotizza un ammontare compreso fra EUR1,5 e 3,5 mld.
Da monitorare infine Cell Therapeutics, sospesa per eccesso di rialzo dopo la notizia che la società biotech ha acquisito i diritti esclusivi di commercializzazione e co-sviluppo nelle Americhe di tosedostat di Chroma Therapeutics.
EVENTI SOCIETARI
Enel (EUR4,15): atteso CdA sui risultati 2010.
Fiat (EUR6,34): la casa torinese ha ottenuto dalla Bei EUR250,0 mln per sviluppare la ricerca.
Bulgari (EUR12,19): archiviato il 2010 con un utile di EUR38,0 mln.
Falck Renew (EUR1,25): CorrierEconomia riporta i piani dopo l’aumento di capitale da EUR130,0 mln e parla di investimenti per EUR1,2 mld.
Intesa Sanpaolo (EUR2,366): in un’analisi che anticipa i conti 2010, CorrierEconomia scrive che la ripresa dell’export delle aziende dovrebbe aver favorito l’utile, ma resta il nodo dei bond.
Rinnovabili: sul Sole 24 Ore di sabato si legge che il ministro Paolo Romani ha assicurato che entro un paio di settimane verrà varato il quarto conto energia e il decreto attuativo che dovrà contenere i nuovi incentivi per il fotovoltaico. Il Messaggero di oggi scrive che il provvedimento del governo verrà modificato.
Telecom IT (EUR1,129): l’Ad Bernabè ha dichiarato che l’obbligo di unbundling dal 2013 delle reti di nuova generazione proposto dall’Autorità per le comunicazioni è sproporzionato e non necessario. Il gruppo tlc collegherà in fibra ottica le prime 13 città italiane con la nuova rete, che arriverà fino alle abitazioni entro il 2012. Oggi è in programma il CdA di Telco.
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