Economia

Bulgaria: Parlamento torna al lavoro, fuori sale tensione

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ROMA (WSI) – I parlamentari bulgari sono riusciti oggi, per la prima volta nella settimana, ad aprire i lavori, nonostante la protesta che continua all’esterno dell’edificio per il quattordicesimo giorno consecutivo, coi dimostranti che chiedono le dimissioni del governo anche lanciando verdure.?? Almeno 300 persone si sono raggruppate all’esterno del Parlamento a Sofia, sotto la pioggia battente, per tentare di impedire ai parlamentari di entrare nella sede e chiedere le dimissioni dell’esecutivo guidato da Plamen Oresharski.

Pomodori, zucchine e altri ortaggi sono stati lanciati contro l’edificio, mentre i dimostranti urlavano: “Mafia!”, “Immondizia rossa!” e “Dimissioni!”. La polizia è riuscita tuttavia a impedire che la folla riuscisse a raggiungere i parlamentari. Durante la sessione di lavori, il Parlamento ha approvato la nomina di due nuovi vicepremier: Daniela Bobeva con delega all’economia e Tsvetlin Yovchev, che è ministro dell’Interno con il delicato portafoglio alla sicurezza.

La situazione politica in Bulgaria, dopo che a febbraio manifestazioni di piazza hanno costretto l’allora premier Boiko Borisov alle dimissioni, resta critica. Le elezioni politiche hanno confermato la maggioranza relativa al partito di Borisov, il Gerb di centrodestra, ma hanno permesso a tutte le altre forze politiche di relegare quel partito all’opposizione facendo formare un governo di profilo tecnico nato grazie al sostegno dei socialisti, del partito della minoranza turca e alla non opposizione della formazione di estrema destra Ataka.

Il leader di Ataka, Volen Siderov, ha invitato il ministero degli interni a usare il pugno duro contro i manifestanti, a suo dire “una massa di hooligan rabbiosi”. Già al suo esordio, tuttavia, il nuovo governo è scivolato su una buccia di banana: la nomina del discusso tycoon televisivo e condannato parlamentare Delyan Peevski a capo dell’agenzia di sicurezza nazionale, poi rimangiata dopo pochi giorni.

Quest’ultimo incidente ha di nuovo portato la gente in piazza a protestare contro la povertà e la corruzione. Proteste che hanno esacerbato anche le polemiche interne al sistema politico, mettendo in grave difficoltà il premier e anche il presidente della repubblica Rosen Plevneliev, che ha tentato di fare da paciere. (TMNews)