Società

Buffett spegne gli entusiasmi: Stati Uniti ancora in recessione e ci rimarranno

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Secondo l’investitore miliardario Warren Buffett gli Stati Uniti non sono ancora fuori dalla recessione. “Penso che dobbiamo considerarci in una fase di recessione finche’ il PIL reale pro capite non tornera’ ai livelli del passato”, ha osservato il presidente e AD della conglomerata Berkshire Hathaway in un’intervista rilasciata all’emittente statunitense CNBC.

Gli Usa potranno riemergere da questa congiuntura da cui pero’ “non usciremo almeno per un po’”, ha aggiunto Buffett. Riferendosi al rapporto pubblicato a inizio settimana dal NBER, secondo cui la recessione e’ finita a giugno 2009 e con lei il piu’ lungo periodo di decrescita economica dal dopoguerra a oggi, l’oracolo di Omaha replica: “la loro definizione e’ differente. Per me usciremo dalla recessione quando vedremo il Pil pro-capite dove era prima della crisi. Ma questo non e’ il criterio adottato dal National Bureau of Economic Research. Se prendiamo in considerazione il senso comune con cui definire la cosa…allora per gli americani in generale ci troviamo su livelli inferiori a quelli a cui si era abituati in termini di stipendi reali. Ecco perche’ siamo ancora in recessione e ci rimarremo per un po’. Ma ne usciremo”.

Buffett non ha esplicitato quanto ancora gli Usa resteranno in questa situazione, ma osservando l’andamento del business della sua conglomerata, attiva in 70 differenti campi “una lenta ripresa c’e’. Se si guarda alle nostre attivita’ nel settore ferroviario, considerando il picco del business contro i sui minimi, siamo in risalita del 61%. E questo credo sia un dato migliore di molti altri operatori nel paese. Ma anche loro si stanno riprendendo”.

Sul fronte occupazionale nemmeno la conglomerata di Buffett offre spunti interessanti. “Stiamo assumento davvero poche persone”.

L’oracolo di Omaha non ha mancato di fare riferimento alle piccole aziende americane. “Se si vuole avviare un’attivita’ senza avere capitali sufficienti per farlo, si puo’ tentare di ricorrere a prestiti che coprano l’intero ammontare”, ha spiegato aggiungendo che “le banche hanno a disposizione credito da erogare”.