Warren Buffett, il secondo più ricco uomo del pianeta alle spalle dell’amico Bill Gates, esclude che le azioni di Classe A della sua Berkshire Hathaway possano essere suddivise in titoli di taglio più piccolo, avendo raggiunto il valore record di 101.900 dollari, perché ne andrebbe di mezzo il suo ”stipendio”. Nel corso di un’intervista al network finanziario statunitense Cnbc, Buffett ricorre come di consueto all’ironia per respingere un’ipotesi più volte caldeggiata dagli analisti finanziari, a maggior ragione ora che le Berkshire A hanno toccato un valore a sei cifre mai raggiunto finora da un’azione americana. In altri termini, spiega l’oracolo di Omaha, i consiglieri della società percepiscono un salario agganciato al valore della singola azione: ”Adesso – osserva il guru della finanza americana – se l’azione è a 100mila dollari, io posso percepire 100mila dollari, se la divido in cento nuovi titoli da mille dollari l’uno, il mio stipendio va giù alla miserevole cifra di mille dollari”.
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