Società

Btp: con l’asta rientra l’allarme, rendimenti in calo dai picchi

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L’asta odierna dei Btp passa il test del mercato, con rendimenti stabili rispetto alla precedente asta e un vero crollo rispetto ai picchi (venerdi’ 7 maggio) toccati nella fase piu’ acuta della crisi del debito sovrano dell’Eurozona. Rispetto alla precedente asta, il rendimento lordo del titolo a 5 anni, cedola 3%, scadenza aprile 2015, e’ sceso di 7 punti base al 2,57%; quello del Btp a quindicennale, cedola 5%, scadenza marzo 2025, e’ risultato pari al 4,42%, con una flessione di 2 punti base. Domanda piuttosto robusta.

Per la scadenza piu’ lunga richiesto un ammontare di quasi 3,5 miliardi di euro a fronte di 2 miliardi offerti e assegnati mentre per la scadenza piu’ breve la domanda ha superato i 4 miliardi di euro rispetto ai 3 miliardi offerti e assegnati. Gli importi offerti oggi sono inferiori alla media registrata quest’anno per le emissioni dei quinquennali (3,8 miliardi) e dei quindicennali (2,6 miliardi.

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”L’asta e’ andata molto bene, risultati robusti che confermano ancora una volta come gli investitori considerino l’Itala il paese periferico meglio posizionato”, spiega Chiara Cremonesi, Fixed Income Strategist di Unicredit. I due Btp emessi oggi hanno poi registrato una chiara discesa dei rendimenti rispetto ai picchi della scorsa settimana, quando la crisi del debito sovrano dell’Eurozona aveva toccano il suo apice. ”Anche se i Btp hanno beneficiato meno di altri paesi degli acquisti da parte della Banca centrale, i rendimenti sono oramai lontani dai picchi che avevano toccato sul secondario alla fine della scorsa settimana, quando il quinquennale era salito al 3,23% e quello a piu’ lunga scadenza al 4,81%”, sottolinea Cremonesi.