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(WSI) – Quand’era ministro del Tesoro, Carlo Azeglio Ciampi, continuava a verificare ogni giorno, come aveva fatto per anni alla Banca d’Italia, lo spread, cioè il differenziale, tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e quelli tedeschi. Attribuiva infatti, e a ragione, a questa distanza il valore dell’indice più importante per verificare la distanza tra le due economie. Se, com’è probabile, ha continuato a farlo anche dal Quirinale, nei giorni scorsi deve aver avvertito una certa soddisfazione.
Lo spread è sceso, per la prima volta, a dieci centesimi di punto, la differenza tra il rendimento dei Bund tedeschi, al 3,76 per cento, e i Buoni del Tesoro poliennali (BTp) italiani, scesi al 3,86.
Questo significa che il debito pubblico italiano, che gli istituti di rating avevano maltrattato qualche mese fa decretandone un’attendibilità nettamente inferiore a quello tedesco (che continua a sfoggiare una tripla A, cioè il massimo punteggio), è invece considerato ben più solido dal mercato. Il differenziale tra i due titoli quattro anni fa era ancora molto alto: se oggi si è ridotto di tre quarti è anche perché il debito pubblico italiano, pur superiore al pil annuale, è costantemente diminuito, seppure di poco, mentre quello tedesco è cresciuto di circa il 15 per cento.
Poiché i due debiti sono denominati nella stessa valuta, l’euro, i rapporti tra i loro rendimenti non sono influenzati da manovre monetarie, e quindi rappresentano la credibilità di mercato delle due economie. Si può pensare che quella che è una buona notizia per i conti dello Stato, che sono meno appesantiti dal servizio del debito pubblico, sia una cattiva notizia per i risparmiatori che ricevono tassi di interesse così bassi.
Si tratta però, per così dire, di un’illusione ottica. Quando i titoli di Stato davano rendimenti a due cifre, in realtà davano carta straccia, perché l’inflazione si mangiava quasi tutto il valore della rendita, e qualche volta anche di più. Quanto alle agenzie di rating, che promuovevano i bond Parmalat e penalizzano i BTp, forse sono loro che avrebbero bisogno di una seria valutazione.
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