“Semplificare la politica agricola europea deve diventare una sfida per tutti”.
E’ il nuovo motto della Commissione Europea per ridurre i costi e migliorare la competitività dell’agricoltura europea. Per dimostrare che c’è la volontà di raggiungere questo obiettivo, Bruxelles ha messo a punto un piano d’azione per l’attuazione di 20 azioni concrete illustrate nel corso di un ampio convegno dedicato alla semplificazione della politica agricola comune (Pac) che ha riunito a Bruxelles esperti da tutta l’Europa.
Le nuove azioni che verranno realizzate da ora fino al 2007, vanno dalla liberalizzazione della vendita dei prodotti agricoli per le colture energetiche, alla delega a un solo organismo, o a un minor numero, per il controllo delle aziende che beneficiano di aiuti Ue in modo da mettere fine ad una situazione che ha fatto dire a un produttore presente al convegno: “Ormai gli agricoltori vedono più i controllori che la loro moglie”.
La commissaria Ue, Mariann Fischer Boel, chiarisce: “La semplificazione non punta né a smantellare la Pac né a indebolire i controlli sul modo in cui vengono spesi i soldi dei contribuenti e non intendiamo fare nuove riforme nel 2008” al momento del bilancio di salute della Pac.
Ciò non toglie che il processo di semplificazione dell’agricoltura europea è ormai partito: dopo il piano d’azione con i 20 interventi concreti, la Commissione Ue prevede di presentare in dicembre una proposta (nell’ambito di una semplificazione tecnica) “per un’organizzazione di mercato unica destinata a sostituire 21 organizzazioni comuni di mercato (Ocm) che regolano attualmente i diversi mercati agricoli”.
Faranno eccezione i settori del vino e dell’ortofrutta per i quali saranno avviati a brevissimo tempo i rispettivi negoziati di riforma dell’Ocm.
Al convegno a Bruxelles è presente anche il deputato della commissione agricoltura della Camera, Laura Froner (Ulivo), allo scopo, afferma, “di capire meglio di cosa si sta parlando in quanto la Pac è vista sempre con molta diffidenza. Nel convegno, prosegue Froner, è stato rilevato più volte che la semplificazione non può essere fatta solo in Europa ma anche a livello degli stati membri. Quanto al processo di semplificazione, precisa, mi sembra difficile scindere la parte tecnica da quella politica”. Questi alcune azioni che potrebbero andare direttamente a beneficio dei produttori italiani sui 20 interventi previsti.
Accorpamento dei controlli: si tratta dei controlli per l’eco-condizionalità per gli aiuti Ue che vengono accordati nel rispetto di alcuni parametri ambientali e di qualità , che devono rispettare il regolamento finanziario in vigore. Utilizzo migliore delle tecnologie: si consente di inserire il trasferimento delle licenze di import/export attraverso l’invio on line della sola comunicazione degli allevatori.