Bretton Woods II, “come molti sequel non sarà buona come la prima”, perché “non c’é abbastanza tempo”, perché “i paesi che si riuniranno a Washington sono in disaccordo”, e perché “gli Usa non hanno il potere per imporre al resto del mondo di accordi”.
Lo scrive il Financial Times in vista del G20 in programma a Washington nel fine settimana. Secondo il quotidiano economico, la prima ragione per cui Bretton Woods II non sarà buona è che “la crisi finanziaria globale, per quanto violenta, non è la seconda guerra mondiale. In secondo luogo, non c’é abbastanza tempo: per preparare la Bretton Woods originale ci sono voluti due anni, e non due settimane. Terzo – sottolinea il Ft – i paesi presenti a Washington sono in disaccordo: gli europei premono per nuovi regolatori globali per il sistema finanziario internazionale. Gli americani e i cinesi sono più cauti”.
A questo si aggiunge il fatto che, diversamente alla Bretton Woods originale, “gli Usa non hanno il potere per imporre accordi al resto del mondo”: “una delle ragioni per cui Bretton Woods ha funzionato é che gli Usa erano chiaramente il paese più forte seduto al tavolo e quindi sono stati in grado di imporsi”.
Intorno al tavolo di Bretton Wood II ci saranno “più voci e quindi sarà più difficile raggiungere un accordo”, aggiunge il quotidiano, evidenziando come “un sistema internazionale che non soddisfa Cina, India e altri paesi chiaramente non può funzionare nel lungo termine”.