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Brasile: cooperazione con l’Italia

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Presentata e avviata nelle settimane scorse a Salvador da Bahia, nel Nord-Est del Brasile, la seconda fase di un programma italiano di cooperazione che mira al recupero urbano delle favelas dello stato di Bahia. Attraverso il programma, denominato Viver Melhor II, il Governo italiano investirà 6 milioni di euro in tre anni per urbanizzare le favelas di otto città della Bahia. Collaborano all’iniziativa la Banca Mondiale e l’Avsi, organizzazione non governativa italiana. “Si tratta di un ulteriore contributo dell’Italia per il recupero e lo sviluppo delle aree povere del Brasile e per migliorare le condizioni di vita delle fasce più bisognose della popolazione”, sottolinea l’ambasciatore d’Italia in Brasile, Michele Valensise, nel corso della cerimonia di presentazione del programma, cui porta il saluto del Governo italiano. Alla riunione partecipano anche il governatore della Bahia, Paulo Souto, i segretari di Stato per lo sviluppo urbano e per le politiche sociali, autorità federali, responsabili dell’Avsi e della Banca Mondiale. Il governatore Souto esprime profonda gratitudine all’Italia per il successo dell’iniziativa di cooperazione, che si iscrive in una delle politiche perseguite a livello federale e statale per la diminuzione delle disuguaglianze. Assicura l’impegno del Brasile a favorire ora la seconda fase del progetto. Il contributo italiano si inserisce in un’attività di assistenza tecnica del Governo della Bahia per la realizzazione di interventi a carattere sociale e infrastrutture, nati su iniziativa italiana, del valore complessivo di 80 milioni di dollari, a valere su un prestito della Banca Mondiale. Intanto quest’ultima comunica che il bond (prestito obbligazionario, ndr) tripla A (giudizio che esprime la massima affidabilità dell’emittente, ndr) finalizzato ad aumentare le risorse per i vaccini nei Paesi sottosviluppati viene lanciato in Europa nello scorso mese di novembre. Lo riferisce Doris Herrera-Pol, direttore delle operazioni sul mercato dei capitali della Banca Mondiale, spiegando che la data del lancio dipende dalle condizioni di mercato. L’emissione serve a finanziare la lotta a malattie quali il morbillo, la poliomelite, il tetano, che uccidono tra i 2 e i 3 milioni di bambini l’anno nei Paesi poveri. L’offerta di titoli dovrebbe portare fino a un miliardo di dollari alla nuova agenzia International Finance Facility for Immunisation, che sarà gestita dalla Banca Mondiale e che viene realizzata dal programma congiunto di sei Paesi europei, tra cui l’Italia.