(Teleborsa) – La Banca Centrale Europea torna sotto i riflettori quest’oggi, in attesa di una decisione che non è per nulla facile, a fronte della crisi finanziaria che sta imperversando in Europa e che ha minato la stessa fiducia degli investitori internazionali. La situazione di crisi che si è venuta a creare, per effetto dei deficit eccessivi di alcuni Stati Membri, rischia di avere ricadute sul settore reale anche pesanti, per effetto dei lacci in cui resta imbrigliato il settore del credito. E’ pacifica una conferma di un costo del denato sui minimi storici. Il tasso repo dovrebbe infatti sostare all’1% fino alla fine dell’anno, in quanto è unanimemente giudicata inopportuna una strategia restrittiva dell’Eurotower in questa fase. Tuttavia, la discussione nel Comitato direttivo della BCE dovrebbe vertere sull’opportunità dell’acquisto di bond governativi, almeno quelli dei Paesi periferici della Zona Euro. E sarà su questo tema che il numero uno della BCE dovrà mostrare la sua abilità di regista della politica monetaria europea, con la Germania di Axel Weber che si conferma uno dei principali oppositori della proposta di acquisto di eurobond.
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