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Bot day a commissioni zero: un successo. Per le banche

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Milano – Dopo il Btp day del 28 novembre scorso, dedicato all’acquisto di titoli giĂ  in circolazione, ha preso il via oggi il Bot day, per l’acquisto di titoli di nuova emissione, in particolare i Bot annuali, con scadenza 14 dicembre 2012.

A giudicare dall’esito dell’asta odierno, e’ stato un successo. Si sta registrando infatti un boom di richieste: sono stati collocati tutti i 7 miliardi pianificati. La domanda e’ stata pari a 13,472 miliardi.

Un successo, dunque, ma per chi? Sicuramente per le banche e per il Tesoro. Ma per i cittadini? Il tasso e’ ancora vicino al 6%, livelli che in un contesto di austerita’ e recessione difficilmente consentira’ all’Italia di ripagare il suo debito. A questi livelli non si puo’ escludere il rischio di un default o di una ristrutturazione del debito con conseguente svalutazione.

L’iniziativa prevedeva che le commissioni, normalmente pagate alla propria banca per sottoscrivere i titoli, non saranno dovute. Di norma, le commissioni previste per il collocamento sono pari allo 0,30%. Come ha ricordato l’Abi nei giorni scorsi, l’agevolazione per i cittadini che vogliono comprare titoli di Stato e’ riferita all’asta dei buoni ordinari del Tesoro annuali.

L’investimento in titoli di Stato da parte dei cittadini “può essere un contributo importante per dimostrare la fiducia che gli italiani hanno nel proprio Paese” e “può aiutare a migliorare l’aspettativa complessiva che i mercati hanno nei confronti dell’Italia”. I titoli andavano prenotati con qualche giorno di anticipo rispetto all’asta di oggi.

Come è successo due settimane fa, anche stavolta l’obiettivo da perseguire e’ lo stesso, vale a dire fornire un contributo fondamentale all’economia del paese, cercando di dimostrare una fiducia incondizionata nonostante la grave crisi.

Le aspettative sono alte, ma si può davvero avere fiducia in un appuntamento del genere? In molti, ad esempio, speravano in un allentamento del nervosismo che circonda il nostro debito, una tensione che dura ormai dall’estate scorsa. Ma sul secondario gli spread sono saliti in area 470 punti base e il rendimento a cinque anni ha valicato la soglia del 7%.

Come si è visto gia’ in passato, il differenziale non dipende direttamente dall’impegno di un popolo, ma dalle decisioni, spesso sconsiderate, di pochi operatori che giostrano a loro piacimento le Borse.

La cosa certa e’ che chi ha deciso di acquistare Bot agevolati oggi, lo avrebbe dovuto fare con una logica di investimento ben precisa, valutando i vari elementi di rischio e ricordando sempre che in questi casi sono preferibili la responsabilita’ e la consapevolezza, piuttosto che i sentimentalismi e trionfalismi.

Insieme all’Abi, il cui comitato esecutivo ha aderito alla proposta, hanno dato appoggio al progetto l’Associazione italiana degli analisti finanziari (Aiaf), l’Associazione degli operatori dei mercati finanziari (Assiom Forex) e l’associazione italiana intermediari finanziari (Assosim).

Per saperne di piu’ leggete anche BTP: attenti a comprarli, banche costrette a venderli alimenta le tensioni.