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Bossi deja vu: “No al fucile, abbiamo scelto la via pacifica”

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“Tra il fucile e la tranquillita’ abbiamo scelto la via pacifica” dice Bossi ai militanti che chiedono la secessione. “Sappiamo che ci sono molti milioni di uomini che potrebbero battersi – dice dal palco – ma la via pacifica e’ migliore. Tra il fucile e la tranquillita’ abbiamo scelto la via pacifica e ottenuto il federalismo. La lotta non finira’ finche’ la Padania non sara’ libera – aggiunge Bossi – so benissimo cosa vuole il Nord”.

“Bossi e’ stato messo all’angolo e ha dovuto alzare la voce”: lo afferma Zoggia, responsabile enti locali del Pd. A suo giudizio, Bossi alza la voce “proprio per far credere di contare ancora qualche cosa nella partita federale affondata da Tremonti. Si tratta solo di diversivi”.”I ricatti della Lega sono insopportabili”: lo dice il leader di Alleanza per l’Italia Francesco Rutelli. “La minaccia di secessione da parte di membri del governo è indegna”, sottolinea Rutelli secondo cui “Berlusconi verificherà presto il voltafaccia della Lega, appena svanita l’illusione di un federalismo che, invece, costa in modo insostenibile”. “E’ tempo – conclude il leader di ApI – che nessuno più, dalle opposizioni, strizzi l’occhietto a un partito separatista”.

“Ora Bossi lancia un nuovo siluro contro Roma, chiudere i ministeri e spostarli nel centro nord”. Con “lo spostamento forzato di migliaia di cittadini romani che lavorano nella Capitale. Fino a quando il Pdl sopportera’ questo spirito antiromano che corrode la Lega e quindi anche il Governo?” E’ quanto dichiara il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.