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BORSE USA DEBOLI A META’ SEDUTA

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Seduta fiacca per l’azionario a stelle e strisce, sull’onda delle indicazioni poco incoraggianti che continuano ad arrivare dal comparto hi-tech.

A livello settoriale, acquisti su petroliferi (OIX) e biotech (BTK). Giu’ invece i semiconduttori (SOX).

Alle 18:00 italiane (le 12:00 ora di New York) al New York Stock Exchange erano stati scambiati 566 milioni di pezzi, mentre al Nasdaq ne erano passati di mano 829 milioni. Al NYSE i titoli in rialzo erano 1.914, contro 1.229 in ribasso, mentre al Nasdaq il rapporto era di 1.390 a 1.504. I nuovi massimi al NYSE erano 234, contro 4 nuovi minimi, mentre al Nasdaq il rapporto era di 106 a 3. L’indice della volatilita’ implicita VIX segnava un rialzo dell’1,94%, a 22,56 punti. Al mercato obbligazionario, il rendimento sulla scadenza a 10 anni (TNX), benchmark della categoria, si attestava al 3,17% (nuovo record storico), mentre quello sulla scadenza a 2 anni era all’1,13%. Ricordiamo che il rendimento segue un andamento inverso rispetto ai prezzi. Da segnalare che il rendimento sui titoli a 2 anni continua a muoversi sotto il tasso sui Fed Fund, un evento verificatosi solo altre cinque volte negli ultimi 14 anni e seguito in ciascuna occasione da una revisione al ribasso del costo del denaro.

Cresce quindi l’attesa per le prossime mosse della banca centrale USA. Le ultime indicazioni non lasciano dubbi sul proseguimento dei tagli ai tassi d’interesse negli Stati Uniti e in Europa. Restano da capire l’entita’ e la velocita’ delle manovre. La prossima riunione del Federal Open Market Committee e’ fissata per il 24-25 giugno, e c’e’ chi parla di una riduzione di 50 punti base.

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Contribuiscono ad alimentare il rally dei Treasury le preoccupazioni sugli illeciti contabili del colosso dei mutui ipotecari Freddie Mac (FRE – Nyse). Oggi e’ arrivata la conferma che l’azienda e’ oggetto di indagini da parte della SEC e del dipartimento della Giustizia. Al New York Stock Exchange il titolo e’ sospeso dalle contrattazioni.

Sempre sul fronte societario, ieri, dopo la chiusura degli scambi, il colosso dei chip Texas Instruments (TXN – Nyse) ha rivisto al ribasso le stime sugli utili del secondo trimestre fiscale (attesi il 15 luglio) e ha annunciato nuovi tagli alla forza lavoro. Immediati i downgrade delle banche d’affari (da segnalare in particolare il “sell” di Deutsche Securities). Il warning di TXN segue quelli di Motorola (MOT – Nyse) e Nokia (NOK – Nyse), arrivati tra lunedi’ e martedi’.

Pesa sui tecnologici anche il “sell” di Fulcrum sulla svedese Ericsson (ERICY – Nasdaq). Ma dal fronte hi-tech arrivano anche buone notizie. Da segnalare lo “strong buy” di SG Cowen sull’operatore wireless Nextel (NXTL – Nasdaq) e soprattutto il “buy” di Wells Fargo su Oracle (ORCL – Nasdaq). Il colosso del software comunichera’ i risultati trimestrali domani, dopo la chiusura degli scambi. Segnali positivi anche da Dell (DELL – Nasdaq), che ha confermato le stime sul secondo trimestre.

A livello macroeconomico, il ministro del Tesoro Snow ha dichiarato che nella seconda meta’ dell’anno il Pil USA dovrebbe crescere del 3,5%, grazie ai benefici derivanti dal pacchetto fiscale.

Appuntamento alle 20:00 italiane (le 14:00 ora di New York) con il Beige Book, la relazione della Federal Reserve sullo stato dell’economia.

Indicazioni piu’ significative sull’andamento della congiuntura statunitense arriveranno nelle sedute di giovedi’ e venerdi’, con i dati su vendite al dettaglio, prezzi import-export e prezzi alla produzione di maggio, nonche’ le cifre preliminari sulla fiducia dei consumatori di giugno.

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