Società

Borse: un’altra giornata no, a Milano tonfo del 2.5%

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Macroeconomia

Il Regno Unito, con il nuovo Governo guidato dal conservatore Cameron, ha annunciato per quest’anno tagli per GBP6,2 mld (EUR7,1 mld) in una manovra destinata a ridurre il debito pubblico. Il Dipartimento del Commercio Usa ha reso noto che le vendite di case esistenti sono salite del 7,6% nel mese di aprile a 5,77 mln di unità, superando le attese degli analisti che si aspettavano una crescita di 5,65 mln di unità dopo i 5,36 mln di unità vendute a marzo (rivisto da 5,35 mln).

La Federal Reserve di Chicago ha reso noto che il proprio indice relativo all’attività economica dell’area di Chicago è salito nel mese di aprile a 0,29 punti, dallo 0,13 del mese precedente (dato rivisto da -0,07).

Cambi e commodities

In chiusura dei mercati europei la moneta unica mostra un deciso calo rispetto le altre principali valute (sotto 1,24 vs il dollaro) dopo che il commissariamento della banca spagnola CajaSur ha gettato nuove ombre sui problemi di debito di alcuni paesi della zona euro. Sul fronte commodities, il petrolio Wti Usa scambia in area USD70 al barile, annullando i guadagni della mattinata.

Azioni Italia

Fondiaria-Sai (EUR8,115): potrebbe cedere il nascente polo multimandatario (Liguria ed ex Sasa) ma dipende dalle offerte; lo ha detto l’Ad di FonSai, Fausto Marchionni. Allo stato ci sono già delle offerte, ha confermato il manager, i tempi dipendono dalla qualità delle offerte.

Pirelli Real Estate (EUR0,329): secondo il quotidiano tedesco Bild, potrebbe essere nella partita per rilevare una quota di Karstadt. A parte l’offerta di Tritonv per rilevare la catena di grandi magazzini, trascinata verso il fallimento da quello della sua casa madre Arcandor, ci sarebbero anche le offerte di un investitore privato, Nicolaus Berggruen e di Highstreet, il veicolo che detiene gli immobili Karstadt cui Pirelli Real Estate partecipa con il 12%: EUR40 mln e si potrebbe prefigurare anche una riduzione degli affitti.

Prysmian (EUR11,84): in rialzo su indiscrezioni stampa del weekend su possibili movimenti nell’azionariato. Potrebbe arrivare presto un nuovo nucleo stabile di azionisti italiani con Tamburini, D’Amico e Angelini. Ad accendere l’interesse sul titolo contribuiscono anche le dichiarazioni di ieri dell’Ad Battista, secondo cui la società punta ad aumentare la presenza sui mercati emergenti investendo fra il 2009 e il 2013 EUR150-200 mln. Il manager ha anche confermato le stime per il 2010.

Telecom Italia (EUR0,967): gli analisti di Goldman Sachs hanno abbassato il giudizio sul titolo da buy a neutral.

TerniEnergia (EUR3,465): con un’operazione da EUR6,7 mln ha acquisito 5 società che consentiranno di sviluppare impianti fotovoltaici in Molise e Basilicata per un potenza complessiva di circa 55 megawatt di picco.

Azioni Estero

Abbott Laboratories (USD47,58): gli analisti di Citigroup hanno alzato il giudizio sul titolo da sell a hold. Adidas (EUR39,865): prevede un incremento delle vendite in Cina nella seconda parte dell’esercizio fiscale. L’Ad del gruppo produttore di abbigliamento sportivo Hainer ha dichiarato le vendite nel Paese asiatico dovrebbero presto raggiungere EUR1 mld.

AT&T (USD24,50): venderà a IBM per USD1,4 mld in contanti la sua Sterling Commerce, società specializzata nei servizi di integrazione per software aziendale, realizzando una plusvalenza da cessione di circa essere EUR750 mln. Il closing dell’operazione è previsto nel secondo semestre 2010. I dipendenti Sterling (circa 2.500) saranno integrati nel gruppo Software di IBM.

Cajasur: secondo il quotidiano iberico Expansion, il salvataggio avvenuto sabato della cassa di risparmio potrebbe costare alla Banca di Spagna EUR2,7 mld.

Nissan Motors (JPY679): venderà l’utilitaria Micra sul mercato indiano a partire da luglio, mentre la produzione è stata avviata oggi negli stabilimenti vicino di Chennai. La capacità produttiva iniziale sarà di 200.000 unità, ma il gruppo intende arrivare a produrre più di 800.000 vetture nel 2010. Le esportazioni invece dovrebbero iniziare il prossimo settembre.

Nokia (EUR7,985): e Yahoo hanno sottoscritto oggi un’alleanza strategica a livello mondiale per integrare diversi servizi web, nel tentativo di consolidare la rispettiva posizione e superare i concorrenti nel mercato wireless; secondo il nuovo accordo Yahoo sarà il provider in esclusiva del servizio mail di Nokia mentre Nokia fornirà a Yahoo le mappe e il servizio di navigazione.

Sprint Nextel (USD4,83): in rialzo al Nyse dopo che il settimanale economico Barron’s ha pronosticato che potrebbe portarsi fino a EUR6 per azione grazie all’introduzione di un telefonino che lavora su network ad alta velocità. Secondo il quotidiano la base di abbonati Sprint potrebbe crescere grazie al lancio di Evo 4G che sarà messo in vendita il mese prossimo e che accelera di 10 volte le prestazioni dei network esistenti sui telefonini.

Piazza Affari

L’indice Ftse/Mib archivia la prima seduta della settimana in calo del 2,5% (al netto dello stacco delle cedole, con un effetto negativo di circa il 2%, Piazza Affari mostra una flessione “netta” di circa lo 0,6%). Ubi Banca cede
terreno dopo che KBW ha tagliato il rating a market perform, mentre Banco Popolare è poco mossa con KBW che ha migliorato il giudizio a market perform. Debole anche Generali mentre è in rialzo Enel favorita dalla riconferma di un interesse per l’eventuale Ipo di Enel Green Power da parte di Sintonia.

Borse europee

L’indice EuroStoxx50 termina gli scambi in calo dello 0,6% circa in un contesto di generale incertezza per le borse europee, che da un lato ricevono buone notizie dai minerari, ma dall’altro sono frenate dalle preoccupazioni per i problemi sul debito di alcuni paesi della zona euro. In calo BBVA e Santander che “scontano” la decisione della Banca di Spagna di commissariare la cassa di risparmio CajaSur e le possibili ripercussioni sul sistema finanziario del paese, male anche le utilities E.On ed Iberdrola. Sono positive Unilever, Saint-Gobain mentre Bnp si muove in controtendenza rispetto
al settore bancario.

Grafico del giorno: Ubi Banca

Sfiorati i top di inizio anno in area EUR10,50 il titolo ha messo a segno una violenta correzione che è stata accompagnata anche da un allargamento delle
Bollinger Bands; l’incrocio discendente delle medie mobili a breve su quelle a 65 e 100 gg hanno accentuato la discesa e ora il titolo sembra orientato verso possibili allunghi fino ai minimi del 2009 a EUR5,60.

Viceversa, in caso di risalita dei corsi azionari, il primo target è situato a EUR8,50 mentre il successivo obiettivo è il riposizionamento al di sopra della
trendline rialzista di medio periodo (ora a EUR9,80); a quel punto, Ubi potrebbe anche spingersi nuovamente fino a area EUR10,50.

Tutti gli indicatori utilizzati sembrano propendere per una continuazione della fase di storno, con il Macd che dopo aver incrociato al ribasso la propria Signal Line resta sotto la linea dello zero, e con l’Rsi che ha
nuovamente incrociato al ribasso la propria media mobile ed è appena entrato in Ipervenduto. Volumi in aumento con pochi (e recenti) picchi oltre la media.

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*Questo documento e’ stato preparato da UniCredit Bank AG. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.