Prosegue positiva la sessione per le borse europee, che fin dall’inizio hanno beneficiato delle buone notizie arrivate dall’Asia, e che ora guardano all’andamento dei futures americani. I contratti sul Dow Jones salgono di 53 punti, quelli sul Nasdaq avanzano di 13,75 punti e quelli sullo S&P 500 crescono di 6,30 punti.
Fari puntati intanto soprattutto sull’euro, che estende i guadagni sul dollaro e sale sopra quota 1,37 dollari per la prima volta dalla meta’ di marzo. La moneta unica e’ scambiata a 1,3741 dollari.
Riguardo all’azionario, oltre all’influenza di Tokyo – che ha visto l’indice Nikkei chiudere in rialzo – a dare ottimismo agli operatori è il Pmi manifatturiero cinese, che ha confermato la crescita dell’economia cinese.
Un altro elemento che fa sperare su un ottobre di rialzi è il trend di Wall Street, che ha visto ieri il Dow Jones chiudere la seduta riportando il migliore settembre dal ’39 .
I listini tentano così un rimbalzo dopo le perdite delle ultime quattro sedute. Si apre di fatto la caccia ad un ottobre verde per l’Europa: certo le sfide non mancano: c’è il problema dei Piigs sempre in agguato, e inoltre anche guardando al di là dei dati cinesi la situazione non è così rosea.
Proprio il ministro delle finanze della Cina ha reso noto infatti che, al fine di scongiurare il problema della bolla, tasserà tutti gli immobili: non solo quelli di natura commerciale, ma anche quelli residenzali, e per la prima volta in assoluto.
In più, in mattinata è stato reso noto l’indice Pmi dell’Eurozona, sceso a 53,7 punti, ai minimi degli ultimi otto mesi. E’ peggiorato dunque a settembre il quadro europeo, a causa del rallentamento della crescita del settore manifatturiero.
A pesare ha contribuito la decelerazione registrata nei cosiddetti PIIGS, specie Grecia, Irlanda e Spagna.
I rialzi delle borse europee tuttavia proseguono: alle ore 12.45 circa ora italiana, Londra sale dell’1,01%, Francoforte fa +0,78%, Parigi +0,60%, Amsterdam +0,57% e Bruxelles +0,59%. A Milano, sia il Ftse Mib che l’All Share segnano un incremento dello 0,30%.
Sul fronte valutario, a pesare sulla divisa statunitense sono le attese di possibili nuove mosse della Federal Reserve.
Grande attenzione oggi per altri dati economici in arrivo dagli Stati Uniti: in calendario, i redditi e spese personali, la fiducia del Michigan, l’ISM manifatturiero e le spese per costruzioni. Occhi puntati anche sulla riunione dell’Ecofin a Bruxelles, mentre in Italia verranno diffusi nel tardo pomeriggio i dati sulle immatricolazioni di auto.
Oro sempre forte sui mercati valutari internazionali. Il metallo giallo e’ quotato infatti 1.310,99 dollari l’oncia. Poco sotto il record ritoccato ieri a 1.315,95 dollari.
Tornando a Piazza Affari sotto i riflettori Terna (+0,16%), che ha annunciato ieri l’ingresso nell’azionariato del Desertec Industrial Initiative, in quota paritetica con gli altri azionisti. Ottimo il cemento con Buzzi (+1,55%) e Italcementi (+2,08%).
Fiat piatta(+0,09%), dopo che l’Ad Marchionne è tornato a parlare, e ha ammesso che se il terzo trimestre di quest’anno potrebbe riservare sorprese positive per Fiat, così non si può dire per l’inizio del 2011. Il numero del Lingotto ha infatti anticipato che anche se “peggio di così non si può andare”, il primo trimestre del prossimo anno sarà più debole rispetto al trend annuale. C’è intanto attesa per i dati sulle immatricolazioni in agenda per le 18.00.
Passa in negativo Unicredit (-0,11%): la tensione si è allentata grazie alla nomina di Federico Ghizzoni nel ruolo di AD: resta però ancora vacante la poltrona di direttore generale.
Nel complesso, a Piazza Affari la giornata è di debolezza per le banche italiane