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Borse Ue negative, si torna alla dura realtà. Futures Usa giù, Milano -2%

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Verso la fine della mattinata e in attesa dell’avvio della giornata di contrattazioni a Wall Street, le piazze finanziarie del Vecchio Continente accelerano al ribasso.

Londra arretra dell’1,36%, Francoforte dell’1,02%, Parigi dell’1,43%; male anhe Amsterdam (-1,06%) e Bruxelles (-0,98%), mentre l’Eurostoxx 50 lascia sul terreno l’1,42%. Male anche Piazza Affari, che vede il Ftse Mib perdere l’1,92% e l’All Share calare dell’1,83%. E segnali poco incoraggianti arrivano proprio da Wall Street.

A tre ore e mezza circa dall’inizio della sessione, i futures sul Dow Jones perdono infatti 40 punti, quelli sul Nasdaq perdono 7,50 punti e quelli sullo S&P 500 sono in calo di 5,50 punti.

Si torna insomma a scendere ovunque, dopo i guadagni portati a casa ieri, sulla scia della notizia che la banca centrale cinese ha aperto alla possibilità di rendere più flessibile lo yuan. Digerita la notizia si torna alla realtà, che appare ben diversa da quella che i mercati avevano voluto vedere ieri.

Tra l’altro, la prima a non credere alla Cina è stata proprio Wall Street, che nella giornata di ieri ha frenato bruscamente nel finale.

D’altronde, se anche la Cina lascerà rivalutare lo yuan, ciò avverrà in un lungo periodo di tempo, perlomeno per recuperare la forte svalutazione voluta dal Paese asiatico negli anni passati. Ora la cautela prende il sopravvento, sia per l’avvicinarsi del vertice del G20, che potrebbe anche mostrare qualche segnale di scontento sulla mossa al rallentatore del Dragone, sia per l’attesa di alcuni importanti eventi sul fronte economico.

Inoltre, l’attesa è anche per il meeting del FOMC, il Comitato di politica monetaria della Federal Reserve, che inizierà stasera e che annuncerà domani le decisioni sui tassi di interesse.

Intanto, l’euro torna ad affondare sotto gli 1,23 dollari, mentre perde terreno lo yuan cinese a 6,8095. La prudenza spinge le valute rifugio come il dollaro e lo yen.