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Borse Ue miste, futures Usa indecisi. Euro fa dietrofront

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Milano – Dopo una partenza contrastata e un improvviso recupero, Milano torna a scendere sebbene in modo frazionale. Fa dietrofront anche Francoforte (-0,29%), sotto pressione dopo la sconfitta della Merkel alle elezioni regionali contro il partito dei verdi. Ha vinto la politica anti-nucleare. Sul listino tedesco dunque perdono soprattutto i titoli legati al settore.

L’euro torna a calare a New York a quota 1,4043. Dal fronte economico Usa , attesa per i dati relativi al reddito e alle spese personali. Riguardo agli altri rapporti di cambio, l’euro sale sullo yen a 114,77, mentre sulla divisa giapponese cresce il dollaro a 81,76.

Intanto arrivano i risultati delle aste italiane: rendimenti in rialzo sui Bot semestrali mentre in calo sui Ctz a due anni all’asta odierna dei titoli di Stato. In dettaglio sui Bot a sei mesi il rendimento lordo è aumentato 9 punti base all’1,401% mentre sui Ctz il rendimento scende di 10 punti base al 2,451%.

Sul mercato dei titoli di stato seduta poco confortante per il Bund (che è arrivato a cedere 5 punti base, anche se ora è in recupero) e altri titoli di stato europei; calano comunque gli spread soprattutto di Spagna e Italia.

Tornando sui mercati azionari europei, acquisti sul settore tecnologico soprattutto dopo i buy di Goldman Sachs su Alcatel e Nokia. Le banche oscillano tra il segno più e il segno meno e in generale i mercati attraversano una fase di assestamento, indecisi sulla direzione da prendere. Penalizzati i settori auto, chimico e costruzioni.

A Piazza Affari, occhi puntati su Exor, Mps e Ubi Banca i cui risultati di bilancio saranno pubblicati nella giornata di oggi. Riflettori anche Banco Popolare, dopo il neutral di Ubs. Il titolo si conferma il peggiore del Ftse Mib, attaccato da prese di beneficio dopo i risultati diffusi venerdì. Il calo è superiore al 3%. Tra i titoli peggiori del listino, anche BPM (-1,60%), Fiat (-1,30), Ubi Banca (-1,21%) e Fonsai.

Rallentano intanto futures con scadenza ad aprile scambiati a New York, che si attestano in calo a $104,91, perdendo 46 centesimi, ovvero mezzo punto percentuale circa, mentre il Brent scambiato a Londra cede a $115,19, in flessione di 40 centesimi. Sul fronte delle commodities, giù anche i prezzi dell’oro scambiati sul Comex, che arretrano di $9, a $1.417,20 all’oncia.

Alle 12:30 (le 6:30 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 avanza di 0,80 punti a quota 1.310,86 (+0,06%).

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in crescita di 5,50 punti a 2.322,50 (+0,24%).

Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in progresso di 9 punti (+0,07%) in area 12.178.