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Borse Ue miste, futures Usa giù in attesa di Bernanke

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Le chiusure poco confortanti di Wall Street e della borsa di Tokyo, così come l’incertezza sulla direzione che prenderà l’economia globale, non invitano gli operatori agli acquisti: dopo un avvio lievemente positivo, le borse europee rimangono così incerte, in alcuni casi quasi ingessate, in attesa soprattutto della valanga di dati econonomici in arrivo dagli Usa e del discorso di Bernanke.

Gli indicatori Usa che saranno resi noti nel pomeriggio italiano sono i prezzi al consumo, i salari reali, le vendite al dettaglio, l’Empire State index, la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan e le scorte all’industria.

Piazza Affari è intanto praticamente ferma, con gli indici Ftbe Mib e All Share che oscillano attorno alla parità. Le migliori performance sono oggi per Lottomatica +1,73%, Fiat +1,37% e Bpm +1,15%. In storno tecnico Telecom -1,01%, Bulgari -1,18%, Saipem -1,61%.

Guardando agli altri indici europei, Londra fa -0,15%, Francoforte sale dello 0,27%, Parigi cresce dello 0,20%, Amsterdam dello 0,12%, Bruxelles è piatta con un +0,01%.

Contrastati i futures sugli indici della Borsa di New York: il contratto sul Dow Jones cede 14 punti, quello sul Nasdaq cala di 1,50 punti, mentre quello sullo S&P 500 arretra di 1,90 punti. Brilla Google con il titolo che alla Borsa di Francoforte e’ arrivato a guadagnare il 9,5%, il rialzo maggiore da quasi due anni, dal 4 dicembre 2008. Ora l’attesa e’ per i conti di General Electric.

Sul fronte valutario, poco mosso il rapporto eur/usd a quota 1,4077, nell’attesa di capire cosa ha intenzione di fare la Fed: nelle ultime settimane, la corsa della moneta unica è stata inarrestabile e ieri il cross ha anche superato anche quota 1,41, con gli operatori che hanno continuato a scommettere sulla debolezza del dollaro. Il biglietto verde continua inoltre a indebolirsi nei confronti di tutte le valute, e sullo yen è per esempio ai minimi degli ultimi quindici anni a quota 81,20.

Tuttavia alcuni esperti del forex fanno notare agli operatori anche i rischi che corrono nel puntare eccessivamente sull’euro. E non manca chi afferma che al momento il mercato valutario sia “estremamente pericoloso” e che convenga puntare dunque, tra i vari asset, sul mercato azionario, “un po’ sottovalutato rispetto agli altri”.

Resta nel frattempo sostenuto l’oro -1.378,6 sul Comex di New York: il bene rifugio per eccellenza sta comunicando comunque un messaggio molto importante agli investitori di tutto il mondo. Invariate invece le quotazioni del petrolio, che viaggiano sul Nymex a 82,63 dollari al barile, in flessione di appena 6 centesimi rispetto all’ultima rilevazione di ieri.