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Borse Ue miste, futures Usa deboli. A Milano fari su Parmalat-Lactalis

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Milano – Le borse europee registrano una performance mista e vedono protagonisti soprattutto i rialzi di Milano e Madrid, che mettono a segno guadagni rispettivamente dello 1,3% e dell’1,2%. In sottotono Londra (+0,2%) e Parigi(0,4%), che registrano rialzi frazionali, mentre Francoforte si indebolisce ulteriormente.

In calendario nella giornata di oggi alcuni dati economici provenienti dal fronte economico degli Stati Uniti; atteso, sul fronte della politica monetaria, anche il discorso di Fisher, membro del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve. Nell’attesa, debole la performance dei futures americani.

In generale, i listini hanno accolto il rally di Tokyo, senza mostrare grandi entusiasmi.

Sul fronte valutario l’euro continua a viaggiare al rialzo, e al momento si attesta sopra quota $1,42, a $1,4236, ai massimi degli ultimi cinque mesi. L’euro sale contro lo yen a quota 115,35. Sotto pressione invece il rapporto usd/yen, che scende a 81.

La moneta unica si è rafforzata anche sulla scia dell’accordo raggiunto dall’Unione europea sul Fondo salva stati, che a partire dal 2013 verrà ribattezzato Esm, e sarà caratterizzato da una dotazione finanziaria di 700 miliardi di euro.

Le tensioni sulla Libia non hanno oggi un grande impatto sulle quotazioni del greggio, con i futures con scadenza ad aprile che viaggiano in ribasso dello 0,31%, a $102,79 al barile.

In generale, da segnalare che, complice anche la situazione che vive il Giappone , gli hedge fund hanno ridotto le loro scommesse al ritmo più veloce in otto mesi. Ma è molto probabile che questa loro strategia sia relativa solo a un periodo di breve termine ,

Tornando a Piazza Affari, a Milano ancora sotto i riflettori la saga Parmalat: la francese Lactalis ha infatti aumentato prima la partecipazione al 13,7%, e poi ha rilevato anche quote di partecipazioni in mano ai fondi esteri che detengono quote nel capitale della società di Collecchio, arrivando fino al 29% del capitale, ovvero poco al di sotto della soglia del 30% che farebbe scattare un obbligo di Opa. Il titolo è stato sospeso prima al rialzo, per poi cedere alle 10 ora italiana circa il 3% e confermarsi il titolo peggiore. Si attendono le mosse del governo che potrebbero sterilizzare le partecipazioni al 2%.

Occhio anche a Fondiaria-Sai: oggi si riunisce il cda di Unicredit per valutare l’intervento in Premafin e Fonsai. Ipotesi di ricapitalizzazione di Fondiaria e anche di Milano Assicurazione, dopo che Groupama sembra essersi arresa a seguito dell’obbligo di Opa stabilito dalla Consob.

Alle 12:33 (le 7:33 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 scende di 0,10 punti a quota 1.293 (-0,01%).

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di 2,5 punti a 2257 (+0,11%).

Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in progresso di appena 11 punti (+0,09%) in area 11.977.