BORSE UE: LA CRISI DELLA DOMANDA PESA SUGLI INDICI

di Redazione Wall Street Italia
6 Novembre 2002 12:50

L’Europa non consuma e i mercati vanno in crisi. In una giornata come quella di oggi, dove tutto è fermo in attesa di decisioni di politica monetaria e di dati societari, gli investitori sembrano guardare la situazione con occhio critico e fare i conti con lo scenario tratteggiato da alcuni risultati importanti.

Uno di questi è il dato sugli ordini all’industria in Germania, il paese più grande e potente del continente Europa.

A settembre, gli ordini all’industria manifatturiera sono calati del 2,5% rispetto al mese precedente.

La flessione è legata a un indebolimento della domanda interna e estera, rispettivamente del 2,1% e del 3%.

Dunque, i consumatori tedeschi e quelli stranieri tendono a comprare di meno. La prospettiva per le imprese è di veder contrarre la produzione e i profitti, e per i lavoratori di vedere a rischio il proprio posto di lavoro.

Cosa che, secondo un diabolico avvitamento, è in grado di ridurre ulteriormente la capacità di spesa.

Il mercato fa due conti e si disimpegna, provocando così una flessione degli indici.

I principali listini europei, che questa mattina erano partiti con una certa vivacità, ora si stanno ripiegando pur riuscendo a mantenere generalmente il segno più.

In Germania i titoli migliori sono i tecnologici; in Francia spicca France Telecom.