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Borse Ue indecise, futures Usa in lieve rialzo

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Milano – Dopo una partenza cautamente positiva, alcuni indici azionari europei fanno dietrofront, compreso quello di Milano, che si era confermato l’indice migliore nelle prime battute della mattinata. Alle 12.30 circa, Londra è piatta con un +0,01%, mentre peggio fanno Francoforte (-0,66%), Parigi (-0,63%). Madrid scende dello 0,25%, mentre il Ftse Mib viaggia attorno alla parità. In attesa di Wall Street – oggi la giornata sarà prima di dati economici rilevanti, i futures sugli indici americani mettono a segno una performace positiva.

Tornando a Milano, tra i titoli peggiori si mettono in evidenza Luxottica (-2,13%), Parmalat (-1,57%), Fiat (-1,36%) e Enel Green Power (-1,27%). Riflettori su Mediobanca che, alla vigilia del cda, dopo essere salita di quasi il 2% in apertura, ora riduce i guadagni e fa +0,63%.

L’interesse speculativo – per i rumor sul ritorno dell’interesse di Groupama – continua sui titoli della Galassia Ligresti, con Fonsai che guadagna l’1,86%. In crescita anche Mps: si intensificano i rumor su un aumento di capitale e sulla riunione di un cda in giornata. Piatta invece Generali, dopo l’addio di Cesare Geronzi e la nomina di Galateri a nuovo a.d. Il titolo sale di appena lo 0,12%. Tra altri titoli, molto bene Lottomatica (+3,67%) e Ubi Banca (+0,96%).

Sul fronte delle commodities, sotto i riflettori i nuovi record segnati in Asia dai metalli preziosi: in particolare, l’oro è arrivato a balzare fino a $1.476 l’oncia nelle contrattazioni asiatiche, mentre l’argento ha toccato il nuovo massimo degli ultimi 31 anni a $41,96. Al momento, sul Comex l’oro scende a $1.467,8 l’oncia, registrando una flessione di $6,3, mentre l’argento rimane in rialzo, ma lontano dai massimi a $41,10 l’oncia, in crescita di quasi 50 centesimi.

Sul fronte valutario l’euro sempre in grande spolvero nei confronti del dollaro, si avvicina alla soglia a quota $1,45 e quota $1,4455.

Riguardo ai futures sul petrolio scambiati a New York, questi mettono il freno e sul Nymex perdono più di un dollaro, ovvero lo 0,93%, a $111,74 al barile; mette il freno anche il Brent, che scambia a $125,15, in calo di $1,50.

Riguardo ai futures americani, alle 12:40 (le 6:40 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 sale di 1,70 punti (+0,13%), a 1.325,50 punti.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in aumento di 5,50 punti.

Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in crescita di 20 punti (+0,16%), a 12.346 punti circa.