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BORSE UE INDEBOLITE DA NASDAQ E BEIGE BOOK

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Il Vecchio Continente ha chiuso in negativo, con perdite diffuse su tutti i listini, un’altra giornata di forti ribassi.

Il prezzo più caro in chiave vendite l’hanno pagato soprattutto i titoli telefonici e quelli tecnologici, a causa dell’andamento in rosso del Nasdaq e delle negative indicazioni della Federal Reserve.

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Gli indici Eurostoxx hanno mostrato vendite su tecnologici (-5,51%), media (-1,71%) e telefonici (-2,96%).

A Francoforte, che chiude le contrattazioni alle 20:00, il DAX ha segnato un calo dell’2,05%. A pesare maggiormente sul listino tedesco è stato ancora Bayer (-2,62% a €35,52) che dopo lo scivolone di mercoledì a causa di trimestrali non incoraggianti ha subito una pressione ribassista che si è esaurita nel finale.

Ci sono state vendite diffuse su Siemens (-2,45%), Infineon (-3,45%) e Deutsche Telekom (-4,85%).

Gli investitori sono diffidenti rispetto all’operazione comunicata martedì, quando Deutsche Bank (-3,3%) ha messo sul mercato 44 milioni di azioni della società per conto di un azionista. A dicembre arriveranno altre 56 milioni di azioni libere da lock up, nell’ambito dell’operazione Voicestream.

Ha tenuto bene invece Commerzbank (+2,7%). La banca ha comunicato un trimestrale non positivo, ma il denaro è arrivato sulle voci di una possibile acquisizione dell’istituto tedesco da parte di UniCredito Italiano.

A Londra l’indice FTSE ha perso l’1,34%. Anche nel mercato britannico sono state le vendite su tlc e tecnologici a deprimere il mercato.

Tra i peggiori titoli che hanno chiuso in rosso ci sono Arm (-2,71%), British Telecom (-2,07%), Cable&Wireless (-4,29%), Colt Telecom (-4,76%), Logica (-5,44%) e Marconi -2,78%).

Gli utlimi due titoli hanno recuperato rispetto ai minimi della seduta.

Hanno chiuso in ribasso anche Spirent (-5,62%) e Vodafone (-3,33%).

A Parigi il CAC40 ha perso l’1,95%.

Male Alcatel (-7,59%), Cap Gemini (-4,53%), France Telecom (-4,20%) e Orange (-4,69%).

Ha tenuto invece piuttosto bene STMicroelectronics, che ha limato le perdite e ha chiuso a €35,93 (-3,30%).

Tra i pochi titoli in terreno positivo troviamo EADS (+0,71%), la società che produce l’Airbus, che ha chiuso in rialzo dopo le perdite di mercoledì legate al rallentamento della produzione.