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Borse Ue in rialzo dopo il G20. Su anche i futures Usa

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Prosegue positiva la seduta per le principali borse europee, grazie anche ai rialzi che interessano i futures sugli indici azionari americani. A tre ore e mezza circa dall’inizio della giornata di contrattazioni a Wall Street, e in attesa della pubblicazione dei dati relativi alle spese al consumo e ai redditi personali di maggio, in calendario alle 14.30 ora italiana, i futures sul Dow Jones salgono di 26 punti, quelli sul Nasdaq aumentano di 6 punti e quelli sullo S&P aumentano di 3,70 punti.

Verso le 12 circa ora italiana, le piazze finanziarie del Vecchio Continente incrementano così i guadagni. Londra sale dello 0,54%, mentre Francoforte guadagna l’1% così come Parigi. Su anche Amsterdam, che mette a segno un rialzo dello 0,83%, e Bruxelles (+0,62%).

Bene anche Piazza Affari, che recupera saldamente terreno dopo le vendite delle prime ore. L’indice Ftse all share cresce dell’1,14% circa così come l’indice Ftse Mib.

Ovunque gli investitori continuano a valutare gli esiti del G20 che si è chiuso ieri a Toronto. Il vertice ha visto un accordo di massa sul dimezzamento del deficit dei paesi entro il 2013, mentre la questione relativa alla tassa sulle banche è stata demandata alla volontà di ogni singola nazione. I giudizi sulle conclusioni del summit non sono così del tutto positivi.

Tornando a Piazza Affari, tra i titoli principali si mettono in evidenza le Fiat che registrano un rialzo del 2,59%. Tra gli industriali bene anche Pirelli e Prysmian che guadagnano intorno al 2,80%.

E in bella mostra a Piazza Affari è sicuramente il Banco Popolare dopo la promozione di Societe Generale. Gli analisti della banca d’affari hanno avviato infatti la copertura sul titolo della banca italiana a buy con prezzo obiettivo a 5,9 euro. Sulla borsa milanese le azioni dell’istituto di credito stano beneficiando della notizia, risultando in testa al paniere del Ftse Mib con un guadagno di quasi il 5%.

Intanto, sui mercati valutari si guarda alla performance dell’euro, ch riduce i guadagni iniziali confermandosi quasi invariato nei confronti del dollaro: da segnalare che è vero che la valuta ha beneficiato della crisi di fiducia che ha colpito il dollaro dopo la pubblicazione di dati economici Usa, la scorsa settimana, piuttosto deludenti; ma è altrettanto vero che le speculazioni contro la moneta unica sono ben lungi dall’essersi concluse: gli ultimi dati parlano infatti di un aumento delle posizioni nette ribassiste pari al 14% la scorsa settimana.

Riguardo ai mercati delle commodities, sul Nymex i futures sul petrolio registrano una performance negativa scendendo a 78,30 dollari al barile: il calo è di 56 centesimi rispetto alla chiusura di venerdì.