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Borse Ue: il Pil Usa non aiuta, Milano in calo

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Milano – Le borse europee hanno chiuso in lieve rialzo, ma la cautela è rimasta e Piazza Affari, in particolare, è rimasta quasi ingessata con il Ftse Mib in calo dello 0,18% circa. Londra è salita invece dello 0,49%, Francoforte ha segnato un rialzo dello 0,4%, Parigi ha fatto +0,09% e Madrid è scesa dello 0,4%.

Gli investitori hanno preso ispirazione anche dal moderato rialzo di Wall Street successivo alla pubblicazione di dati contrastati. Da un lato, infatti, il mercato e’ stato favorito dal dato sulla crescita del Pil relativo al quarto trimestre, confermato migliore delle stime degli analisti.

D’altro canto, però, la fiducia dei consumatori misurata dall’Universita’ del Michigan è scesa ai minimi di due anni in marzo.

In generale, poi, in Europa gli acquisti sono stati frenati dalle brutte notizie che continuano a riguardare il Portogallo. Certo, la notizia del downgrade portoghese da parte di S&P era scontata, visto che i mercati sembrano quasi sicuri del fatto che, con la crisi politica in atto, il paese busserà alla porta dell’Fmi e dell’Ue per chiedere aiuti che potrebbero essere di 100 miliardi di euro.

Tuttavia, a peggiorare la situazione è stato l’ennesimo trend del rendimento dei decennali portoghesi, arrivato a volare a un nuovo record, superando l’8%.

L’accordo raggiunto dall’Europa sul nuovo Meccanismo europeo permanente di stabilità (Esm) non ha spronato così gli indici più di tanto. Inoltre, in mattinata è stato pubblicato l’indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche, che è sceso da 111,3 a 111,1 punti a marzo, meno dell’atteso calo a 110,5 punti: ma è vero che è la prima volta dal maggio scorso che l’Ifo arretra.

Sul fronte valutario l’euro è tornato a scendere a New York a $1,4170, salendo invece sullo yen a 114,76. In rialzo verso la moneta nipponica anche il dollaro, a 81,14.

Sul fronte delle commodities, movimenti frazionali dei futures con scadenza ad aprile quotati sul Nymex, che si attestano a $105,65, in rialzo di appena 4 centesimi, mentre il Brent sale a $115,83, in crescita di 11 centesimi. In flessione l’oro, a $1.434,7 l’oncia (-20 centesimi)

Guardando a Piazza Affari, protagonista Fiat, con il ritorno di alcune in discrezioni con cui si torna a parlare della possibilità di spostare la sede a Detroit, ma anche di un’Ipo che valuterebbe Ferrari cinque miliardi di euro. Il titolo Fiat Spa fa ha ridotto però i guadagni ed è salito nel finale dello 0,92%. Bene invece Fondiaria-Sai (+2,05%) e Exor (+1,16%).

Sotto i riflettori anche Parmalat dopo le dichiarazioni di Corrado Passera, numero uno di Intesa SanPaolo. Il titolo è salito dell’1,54%. Giù Fiat Industrial (-1,64%), Finmeccanica (-1,17%) e Tod’s (-1,27%).