Le borse europee mantengono e rafforzano il buon passo segnato in apertura e anche la piazza di Londra riesce ora a partecipare alla festa, dopo essere passata in territorio positivo.
Il mercato che forse sorprende di più con la sua performance rialzista è quello di Francoforte.
L’indice Dax si apprezza dell’1,85% e questo a dispetto di due fattori importanti.
Il primo: le previsioni dell’Ocse sulla crescita tedesca dovrebbero essere riviste al ribasso domani.
In particolare, come anticipa il giornale Welt am Sonntag, si stima un aumento del prodotto interno lordo pari allo 0,2% contro lo 0,7% inizialmente previsto, e pari all’1,5% per il 2003 contro +2,5%.
Il governo tedesco vede più rosa per quanto riguarda il 2002 (crescita dello 0,5%), mentre è in linea con l’Ocse per il 2003.
Il secondo fattore che avrebbe dovuto provocare un ribasso della borsa tedesca e che invece viene al momento ignorato, riguarda la tassazione dei capital gain, cioè delle rendite da capitale.
In questo contesto rientrano i guadagni realizzati con le transazioni in borsa.
Il governo tedesco sembra orientato a introdurre la tassa del 15% sulle plusvalenze derivanti dalla cessione di azioni e di alcune proprietà, e ciò al fine di ridurre il disavanzo pubblico.
L’operatore di una Sim tedesca che per politica aziendale non può essere citato dice a Wall Street Italia che la mancata reazione negativa del mercato si spiega con il fatto che le attese erano molto peggiori. Si temeva una tassa del 20-25%. Il livello ventilato, invece, è figlio di una linea più morbida di Berlino.
Oggi alle 13 il cancelliere Gerhard Schroeder e il ministro delle Finanze Hans Eichel terranno una conferenza stampa per spiegare le correzioni al budget del 2002 e a quello del 2003.