BORSE UE: FARI SUI BANCARI DOPO L’UPGRADE ARRIVATO DA MORGAN STANLEY

di Redazione Wall Street Italia
11 Maggio 2010 09:40

(WSI) – Avvio in calo per le borse europee dopo i forti guadagni di ieri sulla notizia che i ministri delle Finanze della Zona Euro riuniti a Bruxelles hanno approvato con il convolgimento del Fmi un pacchetto di aiuti che potrebbe arrivare a EUR750,0 mld per evitare che la crisi debitoria greca si propaghi ad altri paesi dell’Eurozona.

A trascinare i listini ieri soprattutto le banche, con l’indice settoriale di Atene in rialzo del 14,42%, e le compagnie assicurative. Ben comprati anche i titoli energetici e minerari grazie al recupero delle materie prime.

In controtendenza British Petroleum, ancora alle prese con la falla nel Golfo del Messico dalla quale continua a fuoriuscire petrolio.

L’attenzione degli operatori è inoltre rivolta al Regno Unito, dove il Partito Conservatore britannico ha annunciato di aver offerto ai Liberaldemocratici la costituzione di una formale coalizione di governo nell’ambito dei colloqui tra i due partiti d’opposizione.

Da monitorare oggi il comparto bancario europeo dopo che questa mattina Morgan Stanley ha alzato il rating sul settore a In-line da Cautious.

Piazza Affari

Apertura in calo per Piazza Affari, con l’indice FTSE/MIB a 20.650 pts.

Attenzione rivolta questa mattina a Mediobanca, che ha archiviato i primi nove mesi dell’esercizio 2009-2010 con un utile netto di EUR354,4 mln, quasi dieci volte il dato di un anno prima di EUR39,3 mln. Il Cda ha nominato Renato Pagliaro presidente dell’istituto. L’esposizione della banca in bond governativi verso la Grecia ammonta a EUR400,0 mln.

Occhi puntati anche su Fiat dopo che ieri la partecipata Usa Chrysler ha confermato le previsioni per il 2010 relative al raggiungimento di un risultato operativo tra il pareggio e un utile di USD200,0 mln.

Da monitorare infine Bulgari, che ha conseguito nel primo trimestre un marcato miglioramento della perdita netta, a EUR8,3 mln da EUR29,3 mln di un anno prima.

Attesi i Cda sui risultati del 1Q10 di Montefibre, Danieli, Exor, Pop. Milano, Erg Renew, I&S, Cr. Valtellinese, Mondadori, Mediaset, Autogrill, Carraro, Banca Carige, Stefanel, Terna, Banca Intermobiliare, Banca Generali, Isagro, Seat P.G., Acegas, Centrale del Latte Torino, As Roma, Digital Bros, Tiscali, Sabaf, Lottomatica.

Macroeconomia

In Gran Bretagna, in linea con le attese la BoE ha lasciato i tassi di interesse di riferimento invariati allo 0,5% e non ha modificato il programma di ‘quantitative easing’, che è quindi rimasto invariato a GBP200,0 mld. L’attuale previsione degli analisti è per un aumento dei tassi non prima del quarto trimestre di quest’anno. La Banca d’Inghilterra ha tagliato i tassi all’attuale livello record e ha avviato il ‘quantitative easing’ nel marzo 2009.

In Europa, le banche centrali della Zona Euro hanno cominciato ad acquistare titoli di Stato e la Bce ha detto che riprenderà le operazioni di prestiti in dollari e rimetterà in vigore alcune operazioni di emergenza sulla liquidità che aveva cominciato a eliminare in modo graduale.

In Cina, l’inflazione è cresciuta del 2,8% su anno in aprile, il massimo di 18 mesi, contro attese di +2,7%. I prestiti bancari hanno superato le attese, mentre il rapporto mensile sull’economia ha mostrato un trend robusto senza surriscaldamento.

In Germania, il dato finale relativo ai prezzi al consumo tedeschi in aprile è stato confermato a -0,1% su mese e a +1,0% su anno rispetto alla lettura preliminare. In marzo il Cpi aveva registrato un rialzo pari allo 0,5% su mese e +1,1% su anno.

Cambi e commodities

Sul mercato dei cambi, l’euro è in calo stamane sulle piazze asiatiche, riducendo i guadagni fatti ieri in una prima reazione al pacchetto di aiuti
varati nel weekend da EUR750,0 mld complessivi. Resta infatti qualche scetticismo per la capacità della Grecia a ripristinare i suoi conti pubblici. Ieri Moodys ha detto che il rating della Grecia potrebbe essere ridotto al livello di junk nei prossimi mesi e che anche il rating del Portogallo verrà ridotto. Per Spagna ed Italia invece non ci sono in programma downgrade.

Sotto pressione anche la sterlina per le incertezze politiche derivante alle
elezioni. Intorno alle 09:00 l’euro scambia a 1,2715 sul dollaro dopo i massimi di ieri a 1,3093 e a 117,55 sullo yen dai 122,28 di ieri.

Sul fronte delle commodities, il greggio è in calo sulle piazze asiatiche, dopo il forte rialzo ieri in reazione al maxi pacchetto di aiuti varato da Ue e Fmi. Intorno alle 09:00 il future wti quota poco sopra i USD76,0 al barile.

Obbligazioni e monetario

Apertura in rialzo per i futures sul Bund tedesco stamattina dopo il forte calo di ieri. Stamane Olli Rehn, il commissario Ue per gli affari monetari, ha detto che l’Italia si trova in una posizione diversa da quella di altri paesi perchè non ha distribuito massicci stimoli di bilancio, ma ha un debito molto elevato, la cui dinamica va messa sotto controllo.

Lo spread Btp/bund ai primi scambi è attorno ai 105 bp dai 107 bp della chiusura di ieri, dopo un minimo appena sotto i 100 bp.

Attenzione per l’offerta di nuovi titoli oggi. In calendario l’asta italiana sul Bot a un anno, mentre l’Olanda pone in asta fra EUR2,0 mld e EUR2,5 mld del suo titolo 2015.

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