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BORSE UE E PIAZZA AFFARI SOFFRONO DELUSIONE PER RISULTATI ALCOA

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Avvio in calo per le borse europee, che si allineano così all’andamento registrato dalle principali piazze asiatiche.

Ignorata la chiusura in verde di Wall Street, gli investitori sembrano volersi concentrare quasi esclusivamente sulla valanga di trimestrali,in arrivo dagli Usa nelle prossime quattro settimane, dalle quali si potranno trarre conclusioni sullo stato di salute dell’economia mondiale e soprattutto a stelle e strisce.

Intanto non ha incoraggiato Alcoa, che ieri sera a mercati chiusi ha annunciato ricavi sotto le attese degli analisti.

Sulle prime battute Francoforte si porta a quota 6237,22 punti con una limatura dello 0,22%. In rosso Londra -0,18% a 5767,36, Parigi -0,18% a 4043,3, mentre Amsterdam cede lo 0,39% a quota 353,96. Semaforo rosso anche per Bruxelles -0,12% a 2711,58 e Madrid -0,27% a quota 11429,6 punti.

Risveglio lento per la borsa milanese, vittima di qualche presa di beneficio dopo il rialzo della vigilia sul varo da parte di Bruxelles del piano di aiuti alla Grecia.

Tra gli indici, il FTSE All Share segna in avvio un decremento dello 0,29% a 23.735 mentre il FTSE Mib scende dello 0,36% a 23.211 punti. Sulla linea di parità il FTSE Mid Cap -0,06% ed il FTSE Star -0,03%.

Osservata speciale Telecom, nel giorno della presentazione agli analisti dei risultati 2009.

Il gruppo ha chiuso l’anno con un utile netto in calo a 1,581 mld di euro rispetto ai 2,177 miliardi del 2009. Il cda proporrà la distribuzione di un dividendo di 5 centesimi per le azioni ordinarie e di 6,1 centesimi di euro per risparmio, invariato rispetto al 2008. Per Sparkle è stato creato un fondo rischi da 507 mln euro, in linea con le attese della stampa.

Brilla Bulgari, dopo i conti entusiasmanti del colosso francese LVMH. Resistono alle vendite i cementiferi.

In coda al Ftse Mib il titolo Campari, con una flessione di oltre un punto percentuale. In lettera i petroliferi, con Tenaris in testa. Tra le banche offerta Unicredit in attesa del cda straordinario sul progetto banca unica. Poco mossa Generali. Secondo indiscrezioni di stampa la controllata Generali Properties sarebbe pronta a rilevare il 20% di Citylife in possesso della Lamaro Appalti.