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Borse Ue e Piazza Affari incrementano le perdite. Futures Usa in ribasso

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Rimbalzino fallito per Piazza Affari, che a metà mattinata ha virato in rosso dopo aver tentato un recupero nelle prime battute della sessione, in linea con l’andamento degli altri listini europei. Alle 12 circa ora italiana, il Ftse Mib incrementa le perdite e cede lo 0,94%. Accelerano al ribasso anche le altre piazze finanziarie, con Londra che cede lo 0,55%, Francoforte lo 0,77%, Parigi lo 0,77%, Amsterdam lo 0,71% e Bruxelles lo 0,70%.

Incide anche la performance ngativa dei futures su Wall Street: a tre ore e mezza circa dall’inizio della seduta, i contratti sul Dow Jones perdono 27 punti, quelli sul Nasdaq cedono 10,50 punti e quelli sullo S&P 500 arretrano di 3,50 punti.

Dopo le prime ricoperture, che hanno avvantaggiato i listini europei, il sentiment torna a essere così negativo, come è accaduto d’altronde nel corso della settimana che volge al termine. In primo piano le preoccupazioni sul futuro della congiuntura globale, che si traducono in un ritorno dell’avversione al rischio.

D’altronde, gli ultimi dati economici resi noti negli Stati Uniti non sono affatto di buon auspicio, e lo spauracchio di una crisi stile subprime, fanno pensare con terrore all’eventuale arrivo di una tempesta mai vissuta prima d’ora. La cautela è poi d’obbligo in attesa del meeting del G8 e del G20, specie dopo le deludenti indicazioni giunte negli ultimi giorni.

Cosa faranno i grandi dell’economia mondiale per smorzare gli attuali venti di crisi, che sembrano soffiare sempre più insistentemente? Certo, la delusione sarebbe grandissima se i leader mondiali dovessero farsi sfuggire quest’occasione per delineare sia regole sia un piano di azione comune, finalizzata ad una ripresa più robusta.

Intanto, sui mercati valutari si registra la debolezza dell’euro, che dopo aver guadagnato negli ultimi due giorni – “grazie” al ridimensionamento delle prospettive economiche Usa da parte della Federal Reserve che ha avuto effetti immediati sul dollaro – torna a scendere sotto quota 1,23 dollari. Qualche nube nera è giunta a turbare la ripresa della valuta europea: si tratta del nuovo balzo dei cds della Grecia che ieri hanno aggiornato nuovi record storici.

E a proposito dei cds, questi sono un ottimo termometro che confermano la forte avversione al rischio degli ultimi giorni: basti pensare che nella giornata di oggi i cds sui corporate bond europei hanno segnato un ennesimo rialzo per il quarto giorno consectivo. Di fatto, il Markit iTraxx Crossover Index ha segnato stamane un rialzo di 6 punti base, a 562,5 punti.

Tornando all’azionario, a questo punto alta è l’attesa per cosa deciderà di fare Wall Street, dopo la performance deludente di ieri : oggi l’attenzione sarà rivolta soprattutto all’ultima revisione del PIL statunitense e alla fiducia dell’Università del Michigan.

Intanto, guardando al caso specifico di Piazza Affari, è evidente il nervosismo dei trader. Tra le blue-chips resistono comunque le banche, ieri particolarmente colpite dalle vendite. In netto peggioramento invece le quotazioni di Fiat, che attende sviluppi sul caso Pomigliano, e Enel, che rumors di stampa vedono di nuovo a caccia di acquirenti per una quota di Enel Green Power. Offerto anche il comparto energetico.