Milano – Le borse proseguono la sessione all’insegna dei rialzi, nonostante il nuovo calo della borsa di Tokyo e dei listini asiatici.
Piazza Affari, dopo essere salita fino all’1%, ora cresce dello 0,76% circa. Tornano i compratori, anche alla vigilia delle scadenze scadenze tecniche di marzo. Le ricoperture permettono ai listini del Vecchio Continente di continuare a salire: Londra cresce dello 0,7%, Francoforte fa +0,88%, Parigi avanza dell’1,10% e Madrid sale dello 0,88%.
L’attesa è intanto per l’apertura di Wall Street, che ha azzerato tutti i guadagni del 2011 con le perdite registrate nella giornata di ieri. Al momento i futures Usa sono positivi. In attesa dal fronte economico alcuni come dati, tra cui le richieste iniziali settimanali dei sussidi di disoccupazione.
Occhio sul fronte valutario al balzo dell’euro che ha superato in mattinata la soglia di $1,40 attestandosi fino a $1,4036 e attestandosi ai massimi dallo scorso 8 novembre del 2010. Al momento il cambio è pari a $1,4015.
A incidere positivamente sulla moneta unica europea, è stato il dato relativo alla produzione del settore delle costruzioni dell’Eurozona, che nel mese di gennaio ha registrato un rialzo dell’1,8%. Riguardo alle altre valute, dopo aver toccato il record storico sul dollaro a 77,16, lo yen riduce i forti guadagni e al momento il rapporto usd/yen è ora in rialzo a 78,43. Lo yen scende ora anche nei confronti dell’euro, con il rapporto eur/yen in crescita a 109,94.
Occhio anche all’andamento del rapporto tra euro e franco svizzero, che è arrivato a scendere fino a 1,2439 e che ora recupera fino a 1,2611. Secondo una nota di Barclays, tuttavia, se dovesse venir sfondata la soglia di 1,24, l’euro potrebbe arrivare a perdere fino a 1,21 nei confronti della moneta elvetica.
Su tutti i mercati l’attenzione rimane sui problemi della centrale nucleare di Fukushima, in Giappone e proprio per questo è l’attesa per la riunione di emergenza del G7 che si terrà alle 23 ora italiana. Nel meeting si parlerà di mercati finanziari, di economia del Sol Levante e ovviamente di quelle che potrebbero essere le conseguenze sulla congiuntura globale.
Intanto riguardo al mercato dei titoli di stato la Spagna ha collocato 4,1 miliardi di titoli del debito pubblico, con rendimenti misti: in ribasso quelli a 10 anni e in rialzo quelli a 30 anni. I 3,2 miliardi di euro di titoli con scadenza a 10 ani ha registrato un rendimento del 5,162% contro il 5,604% della precedente asta, mentre i 911 milioni di euro di titoli a 30 anni ha registrato rendimento del 5,891% contro il precedente 5,498%.
Tornando alla situazione generale dei mercati, intervistato da Class Cnbc, Carlo Aloisio, di Unicredit, sottolinea che forse “oggi è la prima giornata in cui i mercati azionari, compreso quello giapponese sebbene con un nuovo calo, sono tornati a muoversi in modo un po’ più razionale, mettendo da parte l’emotività delle ultime sessioni”. Aloisio afferma anche che la devastazione giapponese prima o poi porterà il Giappone ad avviare nuove attività, tese alla ricostruzione del paese, ed è a questo che guardano molti operatori.
Guardando agli altri mercati, il petrolio continua a salire con i futures quotati sul Nymex con scadenza ad aprile che avanzano di $1,74 a $99,69 al barile, mentre il Brent avanza più di $2 a $112,82.
Su Piazza Affari troviamo tra i titoli migliori ancora Parmalat, che balza del 4,6%, Enel (+2,04%), che si riporta sopra i 4,10 euro dopo le speculazioni varie sul nucleare, Fiat (+2,64%), che torna a superare quota dei 6 euro. In calo invece, Buzzi Unicem (-1,69%), Impregilo (-1,60%) e Unicredit che con un -1,34% fa eccezione, insieme a Ubi Banca e Mps, ai rialzi che stanno interessando gli altri bancari.
Alle 12:31 (le 7.31 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 sale di 8,90 punti (+0,71%%), a 1.262,30.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di 10,50 punti a 2.219,50 (+0,48%).
Il contratto sull’indice Dow Jones avanza di 51 punti (+0,44%) in area 11.629
