In attesa della pubblicazione del cruciale rapporto sull’occupazione Usa di dicembre, le borse europee rimangono caute, risalendo comunque dai minimi testati durante la mattinata. Milano riesce a a riagguantare, dopo aver perso più dell’1%, il territorio positivo, Madrid si conferma il listino peggiore con un -1,40%, Parigi scende dello 0,19%, Francoforte fa appena +0,09% e Londra scende dello 0,32%.
Riguardo ai mercati americani, i futures sul Dow Jones sono in rialzo di 9 punti (+0,09%), quelli sul Nasdaq crescono di 1 punto (+0,04%) e quelli sullo S&P 500 aumentano di 0,60 punti (+0,05%). Il rapporto sull’occupazione -con cui saranno diffusi il tasso di disoccupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro negli Usa – sarà reso noto alle 14.30 ora italiana.
Tornando all’Europa, a soffrire sono state soprattutto le banche, che si sono confermate il settore peggiore, in fondo ai listini. Ma a Milano per esempio, ora il settore è in recupero.
Il comparto sconta in generale la proposta dell’Unione europea che vuole che, più che il contribuente – com’è stato finora, siano i possessori dei bond ad accollarsi il rischio di eventuali fallimenti delle banche emittenti.
Oggi a essere sotto i riflettori sono anche i debiti americani, dopo la lettera del segretario al Tesoro Usa al nuovo Congresso. Geithner ha chiesto di alzare il tetto massimo sul debito pubblico. Se tale limite venisse superato, ha spiegato, il paese rischierebbe infatti il default.
In generale la tensione sulla questione debiti europei è dimostrata sia dall’aumento degli spread tra i rendimenti Bund e quello degli altri titoli di stato ( quello tra Italia Germania arriva a salire oltre quota 190)- che dalla maggiore avversione al rischio di cui beneficia il dollaro. Sui mercati valutari di New York, l’euro rimane infatti sotto pressione e sui minimi degli ultimi quattro mesi nei confronti della valuta americana a quota 1,2969. La moneta unica soffre anche nei confronti del franco svizzero e scende a 1,2503, mentre contro lo yen è piatta a 108,39. Il dollaro sale invece sulla moneta nipponica a 83,55.
Sui mercati delle commodities, vendite sull’oro, che sul Comex scivola a 1.58,70 dollari l’oncia, in calo di 13 centesimi; sale invece il petrolio, che si attesta sul Nymex a 88,89 dollari al barile, in aumento di 21 centesimi.
Tornando a Piazza Affari protagonisti tra i titoli peggiori Buzzi Unicem (-2,30%), Bulgari (-0,77%) e Lottomatica (-0,53%). Le banche recuperano terreno. Tra i migliori, balzo di Telecom Italia, che fa +7% dopo la raccomandazione buy di Citigroup. Spiccano anche Tod’s (+2,96%)%, Campari (+2,76%), Luxottica (+1,74%).