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BORSE UE, DEUTSCHE TELEKOM SFUGGE ALL’ORSO

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Il Vecchio Continente viaggia in rosso, appesantito da una brutta chiusura dei mercati americani della vigilia.

Wall Street non ha reagito bene al discorso che il Presidente George W. Bush ha tenuto alla Borsa sulle delicate questioni dei bilanci truccati.

Le borse europee non si sono riprese dall’apertura col segno meno.

Dagli Usa le indicazioni dei future sugli indici sono negative.

L’euro intanto risale a grandi falcate verso la parità.

L’indice Eurostoxx segnala vendite forti vendite su tutti i comparti: i peggiori sono energetici (-4,49%) e i tech, che perdono il 2,48%, mentre i telefonici (-0,28%) dimostrano una certa tenuta.

Francoforte perde l’1,73%. Cresce Deutsche Telecom (+1,33%).

Il supervisory board del colosso tedesco nei prossimi giorni discuterà il futuro del discusso amministratore delegato Ron Sommer, a un passo dal licenziamento. Oggi alcuni quotidiani hanno riportato alcune indiscrezioni positive sul primo trimestre del 2002.

Il colosso tlc cresce bene anche grazie all’operazione VoiceStream, la controllata che sarebbe a un passo dall’essere fusa con AT&T.

In calo gli altri Tmt come Siemens (-2,29%), Sap (-2,78%) e Infineon (-2,55%).

Parigi è la peggiore (-2,60%), trascinana nei bassifondi da Dassault Systemes (-8,03%), Cap Gemini (-4,69%) e Alcatel (-4,89%).

Perde terreno anche Vivendi Universal, sulla quale pende un’indagine dell’organismo di Vigilanza della borsa parigina.

A Londra, che lascia sul campo l’1,24%, Vodafone indietreggia del 2,72%.