In attesa di alcuni dati che arriveranno dal fronte degli Stati Uniti, prosegue prevalentemente positiva la seduta per le borse europee, dopo la cautela iniziale. Oggi la maglia nera tocca a Londra (-0,19%), che riapre per la prima volta dopo le feste natalizie. Parigi è invece la borsa migliore con un guadagno superiore all’1%, Francoforte sale di quasi mezzo punto percentuale e Madrid fa +0,61%. Bene anche Piazza Affari, che vede il Ftse Mib avanzare
I volumi sono ancora contenuti e un fondo di incertezza continua a condizionare le scelte degli operatori. Ma indicazioni confortanti arrivano dai futures americani: i futures sul Dow Jones salgono di 16 punti (+0,14%), quelli sullo S&P 500 aumentano di 2,50 punti (+0,20%) e quelli sul Nasdaq crescono di 6,25 punti (+0,28%).
Tornando a Piazza Affari, tra i titoli migliori Fondiaria-Sai(+3,66%) e Mediaset (+1,89%), dopo che il gruppo del Biscione ha confermato dopo una serie di acquisizioni la leadership nel mercato spagnolo. Bene Buzzi Unicem (+2,38%), Mediobanca (+1,64%) e Pirelli (+1,24%). Invariata Fiat, nel giorno dell’intesa che si fa più vicina sul caso di Pomigliano, mentre le banche sono ora tutte positive a eccezione di Ubi Banca (-1,61%). Cresce anche Unicredit, tra l’altro il titolo più scambiato (+0,55%), finita sotto la lente di UBS. La banca d’affari ha tagliato il target price dell’istituto di Piazza Cordusio da 2 a 1,75 euro, mantenendo una raccomandazione a “neutral”. E vira in positivo Banco Popolare che, a un certo punto della seduta, si era confermato tra i titoli peggiori del Ftse Mib. Ora il titolo sale più dell’1%.
Guardando all’Asia, la seduta è stata positiva per i listini asiatici (con Hong Kong che è salita di oltre un punto percentuale circa e la borsa di Shanghai che finalmente ha abbandonato il segno meno).Bene anche la borsa nipponica che ha scontato però il rafforzamento dello yen: il Nikkei è salito così dello 0,5%, mentre il Topix ha fatto +0,6%. Da segnalare invece la seduta contrastata di Wall Street di ieri.
Intanto, sul mercato valutario, sui mercati newyorchesi l’euro è stabile nei confronti del dollaro a 1,3120 dollari contro 1,3195 della quotazione di ieri della Banca centrale europea. La divisa europea e’ invece in calo nei confronti dello yen, a 107,70 (108,20 l’ultima quotazione Bce).
Da segnalare che gli investitori hanno privilegiato nelle ore precedenti soprattutto le valute rifugio. Perde così anche il dollaro nei confronti della moneta nipponica a 82,11.
Sui mercati delle commodities, l’oro scambiato sul Comex arresta la sua corsa, ma è ancora sopra quota 1.400, a 1.405, in calo di appena 60 centesimi. Il petrolio torna sul Nymex sotto i 91 dollari al barile, a 90,93, in flessione di 56 centesimi.