Dopo un’apertura positiva che è stata trainata nelle prime battute della giornata di contrattazioni dal listino di Madrid – che ha beneficiato dell’esito positivo delle aste spagnole – sui listini europei torna un po’ di incertezza. Incide anche l’andamento dei futures su Wall Street: a tre ore e mezzacirca dall’inizio della seduta, i contratti sul Dow Jones perdono 1 punto, quelli sul Nasdaq salgono di appena 3 punti e quelli sullo S&P 500 sono in calo di 0,10 punti.
Alle 12 circa ora italiana. Francoforte è così piatta, oscillando nervosamente attorno alla parità, e così fa anche Parigi. Rimangono positive Londra (+0,37%), Amsterdam (+0,15%) e Bruxelles (+0,22%), mentre Piazza Affari vede il Ftse Mib salire debolmente dello 0,16% .
In generale, i mercati appaiono piuttosto riflessivi vista la chiusura piatta di Wall Street e di Tokyo, dopo la decisione del Consiglio UE di pubblicare a luglio gli esiti degli stress test condotti sul sistema bancario europeo e di proporre al G20 di Toronto una tassa sulle banche, al fine di contribuire ai costi della crisi.
Sul mercato valutario, da segnalare la performance dell’euro, che ha aperto in rialzo puntando verso quota 1,24 dollari passando di mano a 1,2395 dollari, contro gli 1,2363 delle quotazioni indicative della Bce di ieri. Continua così la buona performance della moneta unica, a seguito del balzo messo a segno nella giornata di ieri grazie al buon risultato delle aste spagnole: queste ultime hanno confermato una forte domanda, e dunque un ritorno di fiducia nel Paese da parte degli investitori.
Tornando ai mercati azionari, oggi è il giorno in cui cadono le scadenze tecniche trimestrali, le cosiddette “tre streghe”. Chiuse tutte le operazioni e le posizioni dell’ultimo minuto, la giornata dovrebbe presentarsi tranquilla, anche per l’assenza di particolari dati macroeconomici.
In generale, il clima dei mercati ha registrato un deciso recupero la vigilia, con gli operatori che hanno guardato con favore anche alle proposte del Consiglio Europeo, che ha stabilito di rendere pubblici gli stress test sulle Istituzioni finanziarie europee e di mettere a punto una tassa sulle banche, che vada ad alimentare un fondo di emergenza per future possibili crisi finanziarie.
Nella giornata di oggi, l’Asia ha evidenziato invece un andamento incerto, in seguito alla scarsa direzionalità offerta da Wall Street nella seduta di ieri, e il risultato è che la chiusura è stata debole per la borsa di Tokyo. Il Nikkei ha terminato infatti la seduta a 9,995 punti (-0,04%). Il Topix ha ceduto lo 0,3% a 884,64 punti. Vale la pena ricordare comunque che il bilancio della settimana per il Nikkei è molto positivo: l’indice è salito infatti del 3%, riportando il maggior guadagno settimanale degli ultimi tre mesi.
Sempre guardando all’Asia, decisamente negativa invece la borsa di Shanghai, con l’indice principale ha accusato una contrazione dell’1,84%.