(Teleborsa) – Il settore del lusso torna appetibile sui mercati internazionali, come conferma il World Luxury Index che mostra un incremento dell’1,08%. Fra le grandi case della moda fanno bene Hermes con un guadagno dell’1% e Dior dello 0,7%, al seguito di LVMH e Burberry che avanzano dell’1,8%. A Milano tira il freno a mano AEFFE, che aveva fatto meglio in precedenza. Piace anche il settore della gioielleria , con Bulgari che mostra un progresso dell’1,6% e Damiani dell’1,22%, mentre resta in disparte Richemont. Nel settore degli accessori si ravviva Marcolin, che fa un balzo di oltre il 7%, mentre Luxottica avanza dell’1,47%.
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Moody’s si allinea a Fitch e S&P, che avevano già retrocesso il giudizio sul debito statunitense, motivando il downgrade con il debito pubblico esplosivo, piani fiscali poco credibili e rischi sui rendimenti. La Casa Bianca attacca l’agenzia ma il mercato prende sul serio il verdetto.
Secondo Callie Cox, chief market strategist di Ritholtz Wealth Management, “c’è ancora un grande interrogativo su ciò che le tariffe potrebbero significare per l’economia”.
Con la riduzione dei tassi decisa dalla Bce nelle ultime riunioni, sono disponibili sul mercato le prime offerte di mutuo a tasso variabile con indici inferiori rispetto a quelli fissi.