Gli investitori ‘short seller’, quelli cioe’ che vendono azioni prese a prestito prevedendo un calo del prezzo del titolo, stanno aumentando le loro posizioni, lasciando a intendere che il peggio sul mercato azionario debba ancora venire.
Sebbene le vendite a prestito non abbiano raggiunto il livello record di dicembre, nel mese terminato il 15 febbraio sono aumentate, almeno sul Nyse, e lo ‘short interest’ – il numero cioe’ delle azioni che devono ancora essere riacquistate e restituite – e’ cresciuto dello 0,1% rispetto al mese precedente. Di solito piu’ alto e’ lo ‘short interest’ piu’ alto e’ il numero di chi prevede un calo del mercato.
“Gennaio e’ stato un brutto mese per gli ‘orsi’ che sono stati colpiti dal rally del mercato dopo l’intervento della Federal Reserve”, ha commentato Harry Strunk, un consulente finanziario per Morgan Keegan.
“Poiche’ il mercato si e’ di nuovo indebolito – ha continuato Strunk – chi vende a prestito scegliera’ tra le societa’ che potrebbero annunciare utili inferiori alle previsioni, mantenendo pero’ un occhio verso la banca centrale USA”.