
Sul fronte azionario, le Borse in Asia consolidano i rialzi dopo una serie di conti trimestrali positivi. In Europa le Borse sono più fiacche, mentre crescono le tensioni in Catalogna – in piena crisi costituzionale – e mentre le trattative sulla Brexit restano ferme a un binario morto. Detto questo nessun paese in Europa attraversa una crisi economica e anzi le indicazioni macro da tempo non erano così diffusamente positive. “Abbiamo una crescita decente, una certa fiducia nello stato di salute delle aziende e un’inflazione inesistente. In un contesto del genere le Borse diventano la scelta ovvia“, osserva a Reuters Arihiro Nagata, head of derivatives presso SMBC Nikko Securities.
A dimostrazione di quanto ottimista sia il clima nelle Borse, le speculazioni al ribasso contro la volatilità hanno raggiunto i massimi assoluti (vedi grafico sotto). Sul mercato del reddito fisso, i rendimenti dei Bond Usa a breve termine sono saliti dopo le indiscrezioni stampa secondo cui Donald Trump sembra preferire l’economista di Stanford John Taylor per il posto di presidente della Federal Reserve. Il mandato di Janet Yellen scade a febbraio. Il Nikkei giapponese ha chiuso in progresso dello 0,4%, allungando a 11 la striscia di sedute positive consecutive. L’indice MSCI della regione Asia-Pacifico – che esclude i titoli giapponesi – scambia poco sopra la parità: è in progresso in 10 delle ultime 12 sedute.
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