Economia

Borse europee sempre in rosso zavorrate da banche

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(Teleborsa) – L’Europa si conferma in rosso in una seduta partita col piede sbagliato in scia alla chiusura negativa di Wall Street e Tokyo. Ad offuscare il sentiment i dubbi sulla reale portata della ripresa dell’economia a stelle e strisce, alimentati da dati macroeconomici alquanto poco esaltanti. La stessa Federal Reserve, secondo rumors di stampa, comincerebbe a nutrire seri dubbi sulla situazione al punto da essere prossima all’iniezione di denaro attraverso l’acquisto di bond. Non hanno poi aiutato le trimestrali negative di alcune banche europee quali Unicredit, Standard Chartered e Allied Irish Bank, che hanno rovinato la scena ad istituti come Societe Generale e LLoyds che al contrario hanno nettamente superato le attese degli analisti. A luci ed ombre i report sui PMI dei servizi, che hanno evidenziato una generale espansione (eccezion fatta per Spagna e Italia), soprattutto per quanto riguarda Francia e Germania che fanno letteralmente da traino per l’Europa. Un po’ di disappunto per la revisione al ribasso della stima flash relativa all’indicatore dell’Eurozona, risultato comunque in aumento rispetto al mese precedente. I riflettori si puntano ora oltreoceano con i dati sugli occupati ADP e i licenziamenti Challenger che forniranno importanti indizi sullo stato di salute del mercato del lavoro statunitense in attesa delle statistiche ufficiali di venerdì. Più marginale l’attesa per la riunione di BCE e Bank of England di domani in materia di tassi di interesse. Sembra infatti più che scontato un nulla di fatto. Dal fronte valutario l’euro viaggia a 1,3220 nei confronti del dollaro, sostanzialmente stabile dopo il rally della vigilia in attesa di indicazioni da Wall Street, mentre da quello delle commodities il petrolio si attesta a 82,85 usd. In attesa dell’avvio di Wall Street, che l’andamento in frazionale ribasso dei futures USA prennuncia debole, Madrid viaggia in fondo al listino con un calo dell’1%. Seguono Londra -0,97%, Amsterdam -0,58%, Bruxelles -0,46%, Parigi -0,32% e Zurigo -0,15%. Sulla parità Francoforte.