Società

Borse europee scacciano la paura sul finale

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Azioni Italia

Banco Popolare (EUR3,535): Credit Suisse ha tagliato il target da EUR4,5 a EUR4,1 con giudizio Outperform.

Brembo (EUR8,12): gli analisti di Ubs hanno alzato il target price da EUR5,8 a EUR8,7 con rating Neutral.

Buzzi Unicem (EUR7,755): gli analisti Ubs hanno abbassato il target price da EUR9 a EUR8 con rating Neutral.

ENI (EUR16,38): ha annunciato di avere perforato con successo il pozzo Perla 3, situato nel blocco Cardón IV nell’offshore del Golfo del Venezuela, una delle maggiori scoperte a gas degli ultimi anni e la maggiore da sempre del paese. Durante il test di produzione il pozzo ha prodotto 1,9 mln di metri cubi al giorno di gas e 1.350 barili di condensato al giorno, confermando l’alta produttività di questo campo.

Gabetti (EUR0,3725): secondo quanto comunicato dalla Consob, le banche creditrici di Gabetti Property Solutions che, in seguito allo stato di crisi della società, hanno stipulato accordi di ristrutturazione dei debiti, sarebbero esentate dall’obbligo di Opa se, in seguito all’esecuzione degli accordi, arrivassero a detenere oltre il 30% delle azioni ordinarie Gabetti.

Geox (EUR3,64): gli analisti di Deutsche Bank hanno abbassato il target price di Geox da EUR4,9 a EUR3,8.

Ubi Banca (EUR7,27): ha archiviato i primi 9 mesi 2010 con un rialzo dell’utile netto pari a EUR197,7 mln (da EUR187,3 mln dell’analogo periodo 2009), proventi operativi per EUR2,585 mld (-12,3%) ed il margine di interesse a EUR1,594 mld (-13,5%). In calo anche le commissioni nette a EUR871,5 mln. In crescita la raccolta diretta a EUR103,9 mld mentre quella indiretta è stabile a EUR79 mld. Per quanto riguarda gli indici patrimoniali, il Tier 1 ratio è pari all’8,08%, il Core tier 1 ratio al 7,56% ed il Total capital ratio al 12,09%. Ubi Banca ribadisce il proprio approccio opportunistico in tema di M&A ma non vede al momento dossier appetibili.

Azioni Estero

British Petroleum (GBP43,1): prosegue il processo di disinvestimento del gruppo petrolifero inglese per ripagare i danni provocati dalla marea nera. BP ha comunicato la vendita di alcune attività in Namibia, Botswana e Zambia a Puma Energy. La società le venderà anche la quota del 50% detenuta in BP Malawi e BP Tanzania. L’operazione avverrà al prezzo di USD296 mln in contanti.

Caterpillar (USD81,92): acquisterà la società produttrice di attrezzature per l’estrazione mineraria Bucyrus, in un’operazione da USD8,6 mld che valorizza le azioni a USD92 l’una e vedrà anche una quota in azioni fino a 2 miliardi. L’acquisizione dovrebbe chiudersi a metà 2011, e verrà finanziata sia con la liquidità esistente che in parte attraverso nuovo debito.

General Motors: da fonti Reuters, la cinese SAIC Motor avrebbe concordato che rileverà una partecipazione in GM se le Autorità cinesi approvano un accordo per rafforzare l’alleanza esistente fra le 2 case automobilistiche.

Lonmin (GBP1830): il gruppo minerario, quotato a Borsa di Londra, ha riportato nell’esercizio fiscale chiuso lo scorso 30 settembre un utile ante imposte di USD240 mln rispetto alla perdita di USD272 mln dell’esercizio precedente, a fronte di ricavi sono saliti a USD1,59 mld da USD1,06 mld, con vendite di platino pari a 706.000 once, come previsto dalla guidance 2009.

Lowe (USD22,05): ha registrato nel terzo trimestre 2010 utili in crescita a USD404 mln (+17% sull’analogo periodo 2009) ed un Eps adjusted pari a USD0,31 per azione, di 1 cent sopra le attese. Il fatturato è salito a USD11,6 mld (+1,9%). Per il 4Q la società si attende un Eps nel range 16-19 ents, contro i 18 attesi.

Man (EUR87,5): la società tedesca di automezzi pesanti ha comunicato di essere in trattative con la svedese Scania per una possibile fusione. Al momento però nessuna decisione è stata ancora presa.

Piazza Affari

L’indice Ftse/Mib chiude la seduta in rialzo dello 0,78% in linea con il buon andamento delle principali borse europee nonostante il rincorrersi di voci in merito a possibili richieste di aiuti da parte di Portagallo ed Irlanda. I maggiori rialzi vengono registrati da Bulgari, Finmeccanica, Exor, Telecom Italia, Terna, Ansaldo, Autogrill, Eni, Fiat, FonSai, Intesa Sanpaolo, Pirelli e Saipem. Deboli invece Banco Popolare, Impregilo, Buzzi Unicem, Parmalat, Luxottica, Popolare di Milano, Geox, Mediolanum e Mediaset.

Borse europee

L’indice EuroStoxx50 termina le negoziazioni in rialzo dello 0,86% con le borse europee che tentano di consolidare i guadagni dei giorni scorsi sostenute dai comparti auto, chimico e costruzioni, e dall’avvio positivo di Wall Street. I maggiori rialzi vengono registrati da Gdf Suez, Vinci, Axa, Basf, Bayer, Daimler, Bmw, Santander, Repsol e Saint-Gobain. Deboli invece Nokia, Siemens, Rwe, Alstom, Agricole e Deutsche Telekom.

Macroeconomia

Secondo i dati Istat, in Italia a settembre il saldo della bilancia commerciale ha registrato un deficit di EUR3,187 mld rispetto al disavanzo di EUR1,032 mld di un anno prima.

Le esportazioni salgono del 16,4%, le importazioni crescono del 23,9%. Nei primi 9 mesi 2010 il saldo mostra un deficit di EUR19,2 mld, molto più alto del disavanzo di EUR4,1 mld registrato nell’analogo periodo 2009.

La bilancia commerciale di Eurozona ha mostrato a settembre per gli scambi relativi all’interno dell’area un surplus di EUR2,9 mld contro i precedenti -EUR4,3 mld. Le attese erano per un surplus di EUR0,3 mld.

Negli Usa l’indice manifatturiero dello Stato di New York ha mostrato a novembre un crollo a -11,14 pts dai 15,73 del mese precedente, contro attese di +14 pts. Le vendite al dettaglio hanno mostrato ad ottobre un progresso dell’1,2% dopo il +0,6% del mese precedente, superando il consensus degli analisti che indicavano un rialzo contenuto allo 0,8%. Crescono più del previsto le scorte delle imprese a settembre, con un rialzo dello 0,9% su mese a fronte di attese per una crescita contenuta allo 0,6%.

Cambi e commodities

In chiusura dei mercati europei, Eur/Usd in area 1,36, petrolio Wti Usa in forte calo a USD85 al barile.

Grafico del giorno: banca MPS

Il recente incrocio ribassista della MM a 14 gg su quelle a 21, 65 e 100 gg ha spinto le quotazioni fino in area EUR0,9, con il conseguente allargamento delle bande di Bollinger che preannuncia una marcata volatilità nel breve periodo. In caso di ulteriore flessione, il primo importante sostegno resta rappresentato dalla linea che unisce i massimi descrescenti da gennaio (in area EUR0,9), con successivi supporti sui minimi dell’anno a EUR0,80 e quindi sui minimi 2009 a EUR0,77.

Al contrario, qualora il rimbalzo di venerdì si mostrasse solido, il primo importante target è rappresentato daglia soglia psicologica di EUR1, con successive resistenze che indichiamo a EUR1,10 (top di ottobre) e quindi a EUR1,20.

Tra i principali indicatori, l’Rsi ha abbandonato l’Ipervenduto violando al rialzo la propria media mobile, lo Stocastico mostra un segnale positivo nel breve, mentre il Macd resta sotto la linea dello zero (da monitorare un eventuale incrocio al rialzo della propria Signal Line). I volumi sono in crescita e mostrano alcuni picchi altre la media.

Fonte: Elaborazioni UniCredit Bank AG, Succursale di Milano

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*Questo documento e’ stato preparato da UniCredit Bank AG. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.