(Teleborsa) – Caute stamane le principali borse europee, in attesa della riunione di stasera del FOMC della Fed, che dovrebbe lasciare la politica monetaria inalterata. Intanto dai verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Bank of England è emerso che la decisione di lasciare invariato il tasso di interesse allo 0,5% e di mantenere gli acquisti di assets a circa 200 mld di sterline non è stata unanime. Sette membri hanno votato a favore mentre Andrew Sentance ha deciso di opporsi alla decisione, preferendo un aumento di un quarto di punto del tasso d’interesse. Secondo la commissione l’attuale livello del costo del denaro è adeguato agli attuali livelli dei prezzi al consumo, almeno nel medio termine. Resta tuttavia una “notevole incertezza”, assicura la Bank of England. Buone nuove dalla Grecia, con il ministro delle Finanze George Papaconstantinou, che in un’intervista a Handelsblatt ha rassicurato i mercati dicendo che il Paese riuscirà a superare la crisi anche senza ristrutturare il debito. “Abbiamo ancora un problema di credibilità”, ha asserito Papaconstantinou, aggiungendo che “non dobbiamo permettere che l’Unione monetaria venga distrutta dalla reazione eccessiva dei mercati”. “Vedo la luce alla fine del tunnel”, ha detto Papaconstantinou. “Speriamo di concludere l’anno meglio di quanto previsto finora, per uscire dalla recessione più velocemente e tornare alla crescita dalla metà del 2011”. C’è attesa per l’avvio di Wall Street che si preannuncia positivo, e per la diffusione in Usa delle vendite di case nuove di maggio, dopo quelle deludenti di case esistenti diffuse ieri. In calendario anche le scorte di petrolio settimanali statunitensi mentre il prezzo del petrolio newyorkese risulta in calo a 77,5 dollari al barile. Calmo l’oro a 1.242 dollari l’oncia. L’euro risente di qualche presa di beneficio, dopo aver oltrepassato gli 1,23 la vigilia ed essersi portato sui massimi dell’ultimo mese. A spingere in alto la moneta unica europea sono state le notizie sulla rivalutazione dello yuan, anche se ora si sta insinuando un dubbio tra gli operatori riguardo la tempistica dell’operazione che sembra sarà piuttosto lunga. Attorno alle 12:00, Zurigo arretra dello 0,73%, Parigi dello 0,51% e Bruxelles dello 0,50%. Freccia rossa anche per Amsterdam -0,35% e Londra -0,34%. Sulla parità Francoforte -0,07% e Madrid +0,08%. A livello settoriale pesano soprattutto le risorse di base, gli alimentari, gli assicurativi e le costruzioni. Bene invece le auto e i chimici, questi ultimi grazie alla tedesca Basf, che ha acquistato la lussemburghese Cognis per 3,1 miliardi di euro. Temporali in vista per Rio Tinto. Secondo quanto riportato dal Financial Times, il governo della Guinea sarebbe pronto a negare al colosso minerario anglo-australiano i diritti di utilizzo di uno dei giacimenti più grandi al mondo di ferro, chiamato Simandou.