(Teleborsa) – Si riduce la discesa delle principali borse europee, oggetto oggi di realizzi, dopo l’exploit della vigilia. Pochi gli spunti dal fronte congiunturale, tranne l’occupazione in Germania che torna a crescere nel secondo trimestre e la ripresa della produzione nel settore delle costruzioni della Zona Euro. Intanto giungono segnali di debolezza dai derivati statunitensi, che lasciano presagire un avvio sottotono per la borsa di Wll Street, in assenza di dati macro rilevanti. Ieri la produzione industriale Usa, ha registrato una crescita più del previsto, a dispetto delle recenti indicazioni che avevano indicato un rallentamento dell’economia. In linea con le attese invece i prezzi alla produzione, mentre ancora una volta sono stati deludenti i numeri sul fronte immobiliare, con l’aumento di aperture di nuovi cantieri a luglio ma al di sotto delle aspettative. Sul mercato valutario, l’euro prosdegue la correzione nei confronti del biglietto verde, dopo essere salito ieri fin oltre gli 1,29 dollari. Sottotono anche i prezzi del petrolio a 75 dollari al barile in attesa dei dati oggi sulle scorte. Tra le piazze finanziarie, Francoforte e Zurigo si portano sulla parità mentre Parigi riduce il calo allo 0,11%. Frazionale la discesa di Londra -0,55%. Dalle Minutes del BOE dell’ultima riunione del 4-5 agosto scorso, è emerso che per il terzo mese consecutivo non è stata unanime la decisione della Bank of England di lasciare invariati i tassi di interesse sui minimi storici allo 0,5%. La decisione è stata infatti approvata con una maggioranza di 8-1 a causa dell’opposizione del membro Andrew Sentance, che, ancora una volta, ha ribadito la preferenza per un aumento di un quarto di punto del tasso d’interesse. Unanime invece la decisione di proseguire nel programma di acquisto di assets, finanziato mediante l’utilizzo di riserve, decidendo di mantenere l’importo per complessivi 200 mld di sterline.