Suona il de profundis anche per le Borse europee, schiacciate dalle pessime chiusure di New York e dei mercati asiatici, e certo non aiutate dalla vicina Milano, che perde senza accennare una correzione.
Londra dopo un’apertura a -0,73% cede l’1,1%. In rosso Parigi con -1,95%. Francoforte perde il 2,94%. Zurigo l’1,81%. Madrid -3,47%. Amsterdam -2,31%. Stoccolma -3,87%.
I mercati hanno bisogno di un segnale chiaro, spiega un operatore di una primaria Sim. Una correzione al ribasso era attesa e anzi quasi desiderata dopo l’euforia sfrenata delle ultime settimane. Ma certo adesso colpisce la pesantezza, la generalizzazione e la repentinità dell’inversione di marcia.
I mercati non hanno minimamente reagito alla conferma, per il quarto mandato consecutivo, di Alan Greenspan alla presidenza della Federal Reserve, banca centrale americana. Forse proprio il fatto che Greenspan sia riconosciuto come il padre della ininterrotta crescita americana (quasi nove anni), fa temere un’ulteriore espansione dell’economia Usa, con ripercussioni sui tassi.
Le Borse europee sono oggi comunque più attente alla riunione della Bce che si svolgerà in mattinata a Francoforte. I banchieri si riuniscono per definire il percorso di rientro della liquidità aggiuntiva immessa sul mercato prima della fine del ’99, in previsione di possibili richieste inusuali di denaro da parte delle banche sulla spinta delle richieste dei risparmiatori spaventati dal millennium bug.
Non c’è però stata la corsa allo sportello, di fatto non c’è stato il bug, e quindi tutto questo denaro deve rientrare. I banchieri analizzeranno anche la situazione dei mercati e del costo del denaro. In Europa un aumento dei tassi non è previsto prima della primavera.